ISBEM è al suo 16° compleanno avanti tutta con il Monastero del 3° Millennio!
Con i suoi 16 anni compiuti (fu fondato a Brindisi il 25 Maggio 1999), l’Istituto Scientifico
Biomedico Euro Mediterraneo è in una fase molto impegnativa del suo percorso di ente senza scopo di lucro che opera come catalizzatore scientifico e culturale nel Pianeta Salute.
Avendo programmato di radicarsi nel territorio e di fare al contempo un salto definitivo verso l’internazionalizzazione, e volendo altresì trasformare la propria struttura per interagire in modo più significativo con le istituzioni, il mondo della ricerca, le imprese, la cittadinanza attiva, le scuole e il mondo della comunicazione, ISBEM vuol servire la comunità innescando innovazione sociale e contribuendo a formare il capitale umano che è essenziale per una crescita sostenibile. Pertanto, diffonde la cultura del problem solving sui temi della Salute, dell’Ambiente, dell’Alimentazione e degli Stili di Vita che sono beni comuni. A tal fine, ISBEM promuove varie attività mediche, scientifiche, culturali e formative i cui risultati lasciano sul territorio competenze che incidono positivamente e sinergicamente ai fini dell’innovazione sociale.
In 16 anni, grazie ai 30 Soci attuali (fra i 5 fondatori ci sono l’ASL Brindisi, e le Università di Pisa e di Lecce), ai 6 Consigli di Amministrazione e alle persone che hanno messo ingegno, generosità e altruismo, ISBEM ha acquisito credibilità per la sua capacità di raggiungere traguardi di cui se ne citano, in modo non esaustivo, solo alcuni:
- Creare Partenariati in Italia, in Europa ed oltre, per predisporre progetti che risolvano vere criticità;
- Formare i giovani che intendono avviarsi al dopo-laurea con dottorati di ricerca, master, etc. e finanziarli con il 5x1000 alla ricerca scientifica (ISBEM è 1° a livello regionale, 2° nel Mezzogiorno e 21° in Italia!!!);
- Fare prevenzione attiva e gratuita con tecniche non-invasive (osteoporosi, postura, aterosclerosi, aorta);
- Pubblicare su riviste scientifiche ed applicare i risultati clinici, epidemiologici, tecnologici e sociali;
- Creare luoghi di incontro per giovani e senior che vogliono traghettare le loro comunità verso il futuro, rendendole smart, generose e moderne con progetti innovativi! A Mesagne, nell’ex-convento dei Cappuccini, si sta sperimentando un Monastero del 3° Millennio, che si replicherà in altre città dell’area jonico-salentina dove ci sono vari posti fruibili da ricercatori e attori della società della conoscenza. Ecco il sito: http://withyouwedo.telecomitalia.com/projects/861/il-monastero-del-3-millennio
Nonostante questi traguardi, ISBEM ha vari punti deboli che si pensa di trasformare in opportunità, ispirandosi al Paradigma del Dono e facendo interagire in sinergia gli Attori del Pianeta Salute. Ecco alcune vere debolezze: 1. Scarsa solidità finanziaria e mancanza di una dotazione patrimoniale che, se esistente, consentirebbe ad ISBEM di essere capofila in progetti europei ancora più rilevati e corposi degli attuali in cui è ora coinvolto;
- Scarsa tradizione scientifica del territorio dove si tende a “targare” politicamente anche gli istituti di ricerca;
- Scarsa attenzione da parte dei Decisori che lo considerano un’associazione fra le tante, e non un’impresa innovativa senza scopo di lucro, cioè un ente a servizio di tutti, ricco di libertà e creatività, ma soggetto a regole;
- Scarsa propensione dei Cittadini, con qualche lodevole eccezione, a regalare dei Beni all’ISBEM.
Di fatto, con il Paradigma del Dono si può offrire ai tanti talenti del Mezzogiorno qualche opportunità in più per seguire un percorso sistematico su cui devono investire tempo ed ingegno per creare il futuro, oggi! L’effetto moltiplicatore di un istituto come l’ISBEM sul territorio, e in particolare sulle sue giovani risorse, è invero grande e dovrebbe interessare la comunità in tutte le sue espressioni, essendo l’Innovazione Sociale e il Paradigma del Dono i motori di sviluppo per tutte le società moderne che investono in ricerca, formazione e servizi!
E’ questa l’occasione per fare un appello ai Decisori che emergeranno dall’imminente confronto elettorale per invitarli a supportare ISBEM, quale risorsa del territorio e snodo pro-attivo di una comunità che pensa al futuro! Perché farlo e con quale razionale? Le ragioni sono ovvie in quanto ISBEM si sta adoperando al meglio ….:
- Facendo Innovazione Sociale, specificatamente sui temi di Salute, Ambiente, Alimentazione, Stili di Vita, etc.;
- Agendo presso le istituzioni e le comunità di riferimento, nella funzione strategica per qualificare i giovani e riqualificare gli adulti occupati con programmi di aggiornamento continuo, tenuti da Docenti e Ricercatori;
- Cogliendo le variegate e stimolanti offerte progettuali dei programmi di ricerca che provengono dai bandi dell’Unione Europea (Horizon 2020, Erasmus Plus, Just, Creative Europe, Europe for Citizens, etc., etc.);
- Contribuendo concretamente alla promozione del territorio con le Buone Pratiche innescate dai giovani come nel caso del progetto MIUR_KISS_Health scritto da 3 giovanissimi che hanno realizzato un Laboratorio di Biomeccanica Posturale (aperto a Cittadini, scuole, etc.) nell’Ospedale di Mesagne: http://www.kisshealth.it/
Le sfide dell’ISBEM sono quindi tante, quale quella di attrarre attenzione dei Cittadini ai risultati acquisiti. C’è bisogno di un profondo coinvolgimento delle comunità dell’area jonico-salentina, che di certo beneficeranno del contributo e della generosità dei vari mondi che operano in sinergia per lo sviluppo: istituzioni, ricerca, imprese, cittadinanza attiva, scuole e mondo della comunicazione! Grazie alla suddetta visione strategica, e con persone qualificate e di buona volontà, si potrà trasformare, ristrutturare e rilanciare l’ISBEM per superare le varie criticità e potenziarne i punti di forza, acquisiti a valle di tre lustri. Si consoliderà così la volontà di contribuire attivamente alla crescita del PIANETA SALUTE che è in trasformazione in un’Europa che sia culla di cultura, di opportunità, di sviluppo, di pace, di giustizia sociale, di speranza e di innovazione per tutti. Ad maiora!