3a Edizione della "Marcia della pace a Brindisi".
Per il terzo anno consecutivo l’Istituto Comprensivo “Centro” di Brindisi organizza la 3^ Marcia della Pace che si terrà Venerdì 18 ottobre, a partire dalle ore 16.00, con raduno in Via Ferrante Fornari, davanti alla Scuola San Lorenzo.
Da qui il corteo si muoverà verso Piazza Vittoria, Corso Garibaldi e Viale Regina Margherita fino a Piazzale Lenio Flacco, dove si darà spazio alla musica, ai cori ed alla lettura dei brani del racconto “La donna che camminava battendo le mani” di Salvatore Coppola.
L’iniziativa nasce nel 2011, in concomitanza alla Perugia-Assisi ed alla partecipazione dell’Istituto al programma nazionale “La mia Scuola per la Pace” in quanto capofila per la provincia di Brindisi del progetto “La Scuola laboratorio di Valori”.
La marcia di quest’anno è mossa dal desiderio di realizzare una sintesi tra Pace e Legalità ispirati dall’Arte, di scrivere e dipingere, con poche righe e brevi tratti, la grandezza di un Valore.
Le parole sono offerte dall’editore e scrittore siciliano Salvatore Coppola con il suo racconto “La donna che camminava battendo la mani”, l’immagine, suggerita dalle classi Quinte della Scuola primaria è quella della “Paloma” di Pablo Picasso. Chi vuole condividere con noi questo percorso è invitato a partecipare indossando una maglietta bianca con la rappresentazione della “Paloma” di Picasso, senza bandiere, senza striscioni, né palloncini, perché sarà il nostro corpo lo strumento per “fare la Pace”.
Fare la pace con la nostra città, applaudendo a tutti coloro che le vogliono bene e che ogni giorno si impegnano perché sia più bella, più vera, più giusta.
Perché “noi non vogliamo trovare un posto in questa società ma creare una società in cui valga la pena di trovare un posto” (Mauro Rostagno) e il nostro posto può essere Brindisi.
“Ognuno di noi deve imparare a salvaguardare la propria vita e quella degli altri, deve essere questa la base certa da cui partire, consapevoli del fatto che l’essenza, la vera essenza del nostro essere al mondo, è quella che non riusciranno mai a toccare neppure con un dito né a farla cedere. Eppure le potenzialità costruttive dell’uomo e della sua mente hanno una forza incommensurabile, ancora in parte inesplorate e, quindi unendo il nostro ingegno e anche i nostri sentimenti possiamo tentare di riscattarci. E perché no, accogliere l’invito di Salvatore Coppola, e camminare battendo le mani tutti assieme per percorrere la strada verso la libertà. Per me si chiama speranza”. Giovanni Impastato (tratto dalla Prefazione di “La donna che camminava battendo le mani” di Salvatore Coppola – Coppola editore)