Terrarossa: Enel apre le porte del carbone ai bambini delle elementari.

Da anni Enel apre le porte di Cerano ad "affascinanti viaggi nelle fabbriche dell'energia" a bambini e studenti del nostro territorio.
In queste visite Enel vorrebbe spiegarci come la centrale termoelettrica più grande d'Europa, un ecomostro in grado di immettere nell'aria che respiriamo 900 milioni di tonnellate di biossido di carbonio all'anno (1/3 di tutto quello scaricato dall'intera economia nazionale) sia in realtà un luogo da visitare in divertenti e utili gite, con la scuola e la famiglia.


 

Enel presenta queste visite come "occasione unica per scoprire i progetti a cura dell'ambiente", in "un programma dedicato alle famiglie: sport, spettacoli e eventi ricchi di emozioni". 

Appare scontato che i vertici Enel abbiano urgente necessità di promuovere un'immagine "pulita" della centrale di Cerano.

13 dirigenti sono imputati in un procedimento penale per inquinamento.
Il territorio ha oggi consapevolezza dei danni causati all'ambiente e allo sviluppo: lo denunciano quotidianamente cittadini, associazioni, medici, studiosi.
Si chiede l'istituzione di un registro dei tumori per mettere a disposizione dei brindisini i dati aggiornati sulla frequenza del cancro nel territorio.

Appare invece incomprensibile come alcuni dirigenti scolastici si prestino a indecenti operazioni di marketing giocate sulla pelle dei bambini.
Vogliamo loro ricordare come i bambini sono i più esposti ai danni dell'inquinamento, spesso colpiti ancor prima di nascere.
Vogliamo informarli che l’Agenzia Europea per l’Ambiente ha segnalato nel 2011 la centrale Enel di Brindisi come il sito industriale più inquinante d’Italia. Secondo l’Agenzia della UE le emissioni di quell’impianto (in riferimento ai dati del 2009) determinano una mortalità prematura stimabile in 119 casi l’anno.


Vogliamo invitarli a documentarsi sugli studi del Cnr di Lecce e di Pisa con l’Unità operativa di Neonatologia dell’ospedale Perrino di Brindisi, la Asl di Brindisi e l’Università di Pisa che segnalano un eccesso nelle patologie neonatali riscontrate nel capoluogo pugliese del 18 per cento rispetto alla media europea, con uno scarto che raggiunge quasi il 68 per cento in riferimento alle patologie congenite cardiovascolari. 



Vorremmo invitare questi dirigenti scolastici a proporre gite più edificanti, facendo conoscere ai bambini le energie rinnovabili, le opportunità e i vantaggi per il territorio di una produzione energetica compatibile con l'ambiente.
Chiediamo che finita la bella gita, sia data l'opportunità agli studenti di ascoltare la voce - pulita e costruttiva - di chi difende ambiente e territorio.



COMUNICATO STAMPA LABORATORIO POLITICO-CULTURALE TERRAROSSA

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