Valentini (Confcommercio): adesso è il tempo di lavorare insieme, tanto e bene.
In questi giorni, al comune di Mesagne, durante un incontro fra l’assessore al bilancio e le associazioni di categoria, si è discusso di bilancio e di aumento delle tasse. Tralasciando l’aspetto numerico, meramente tecnico, a chi, evidentemente, è più qualificato per farlo, quello che a noi, Confcommercio di Mesagne, interessa e preoccupa è l’aspetto strategico, programmatico che durante queste discussioni non è mai stato toccato. Pareva, con il dovuto rispetto per tutti, una riunione condominiale di fine anno, dove non si è fatto altro che computare entrate e uscite con il relativo saldo.
Non è questo che ci si aspetta da chi è chiamato ad amministrare un paese, quello che ci si aspetta dai nostri amministratori è di avere un idea progettuale, una programmazione che si ponga degli obiettivi, a fronte dei quali prevedere investimenti, magari attraverso la partecipazione a bandi europei, di avere un idea di paese, di stato sociale, di economia. In questi ultimi tempi abbiamo invece assistito a tante opere incompiute: Piazza Commestibile mai resa fruibile nonostante una inaugurazione avvenuta oramai anni fa, il Piano del Commercio in attesa cronica di verifica e i relativi Distretti Urbani del Commercio rimasti lettera morta.
Come CONFCOMMERCIO abbiamo sempre sollecitato in questi mesi delle risposte, ma purtroppo c’è stato sempre e solo un continuo rimbalzo di responsabilità. Ci rendiamo perfettamente conto che il momento è drammatico e che il governo centrale ha praticamente prosciugato tutte quelle che sono le risorse prima destinate ai comuni, ma non è certamente quella di usare come bancomat i cittadini ed i commercianti in particolare, la via migliore per risolvere i problemi. L’innalzamento dell’ addizionale IRPEF, tassa che grava sui redditi è una misura illusoria perché basterebbe farsi un giro per i negozi per rendersi conto che il gettito prodotto dalle attività commerciali è sicuramente il più basso di quello prodotto negli ultimi anni, a causa della caduta verticale delle vendite di quest’anno; che senso ha continuare a vessare una categoria da sempre lasciata sola, alla quale nessuna amministrazione ha mai posto attenzione, se non in particolari momenti pre elettorali, che senso ha continuare ad avere una visione miope che non permette di capire che il tempo a disposizione è finito; viviamo in una situazione straordinaria, abbiamo bisogno di gente e di azioni altrettanto straordinarie, chi crede di esserne capace ha il dovere di prendersi questa responsabilità.
Le dimissioni dell’assessore alle attività produttive avvenute in questi giorni, con relative considerazioni sul presente della politica mesagnese e sull’operato di alcuni dirigenti, la dichiarazione di fallimento della politica avvenuta in consiglio comunale ad opera di un esponente di spicco della maggioranza, non possono lasciare indifferenti. Non c’è più tempo per le discussioni, le liti interne, le ripicche, i rimpasti, adesso è tempo di lavorare insieme, tanto e bene; abbiamo aspettato troppo tempo, inutilmente.