Huipalas: Upinde wa tabasumu!
Una delle cose che rende interessante la partecipazione all’associazione Huipalas è questo avvicinamento ai “nostri amici di Korogocho” tramite la loro lingua. La lingua madre di molti di questi ragazzi e di queste famiglie a cui l’associazione rivolge la sua azione. Quando vogliamo cercare un coinvolgimento immediato con una persona basta una piccola parola una piccola espressione nella sua lingua madre, ed è subito casa. Ed è proprio questo che sta succedendo, attraverso le piccole parole che attraverso la presentazione dei vari progetti impariamo a conoscere: siamo tutti invitati ad entrare nelle case e nei cuori di queste famiglie lontane.
“Upinde wa tabasamu”, che vuol dire “un arcobaleno di sorrisi” è l’invito che Antonietta Pignataro, il nostro presidente, ci invia da Korogocho che la vede coinvolta in questo momento in uno dei progetti che avevamo già annunciato nella precedente newsletter. Sto parlando del progetto di educazione alla genitorialità. Il progetto prevede un’azione di coinvolgimento da parte delle famiglie beneficiarie dell’azione Huipalas nelle attività promosse dall’associazione. Il fine del progetto è quello di far comprendere alle famiglie che l’azione dell’associazione va molto al di là della “beneficienza” e tiene a evitare un tipo di rapporto assistenzialistico. I piccoli e grandi progetti dell’associazione Huipalas possono realizzarsi solo grazie e attraverso la collaborazione dei beneficiari ultimi dell’attività. Ebbene, il progetto è incominciato. I primi incontri tra le famiglie e gli operatori che agiscono a Korogocho hanno già avuto luogo e con successo. Una tappa fondamentale per sostenere questo progetto ha già avuto luogo: il 15 dicembre si è tenuto un family day che ha previsto un incontro tra le famiglie partecipanti al progetto che si sono riunite per un pranzo inaugurale.
Per noi, soci lontani, il grande interesse di questo progetto è quello di poter conoscere le diverse famiglie, apprendere i nomi di queste persone, le loro difficoltà e i loro sogni. Potremo seguire i loro passi e speriamo i loro piccoli e grandi successi. Come se fossero dei cugini o dei fratelli lontani. Questo ci farà sentire più vicini e i nostri gesti di collaborazione assumeranno un carattere più concreto e più diretto. È questo il bello delle associazioni locali di volontariato.
Un altro progetto ci sta molto a cuore ed è quello intitolato “Mille storie per Korogocho” che viene portato avanti con la collaborazione dell’associazione “una mano per un sorriso” e di tante scuole che hanno deciso di affiancarci nella realizzazione di questo piccolo grande sogno . Il progetto prevede l’allocazione di una piccola biblioteca a Korogocho: una somma è già stata raccolta ma un ulteriore piccolo sforzo è necessario per inaugurare la biblioteca nei tempi più brevi. Un altro momento di raccolta fondi ha avuto luogo il 10 dicembre a Brindisi una serata di beneficienza organizzata dall’aeronautica militare per aiutare l’associazione a organizzare un pranzo di Natale per le famiglie.
Alcune di queste date sono ormai passate ma i tutti i progetti sono ancora in piedi e dunque siamo tutti in tempo per ricordare, nella nostra piccola o grande lista dei regali di Natale, la nostra famiglia “lontana” attraverso un contributo.
Ancora una volta “na sisi”…questo Natale passatelo con noi…