Terzo anno di successo per la terrazza ‘tutti al mare’, lido attrezzato per malati di Sla (Erika Giordano).

S.Foca (Le). Si chiude la terza stagione di questa meravigliosa realtà, di un luogo dove tutti si sono sentiti “liberi di essere felici”,

l’unica realtà in Italia in grado di realizzare il sogno di un bagno al mare per molti malati e disabili.

L’avventura è iniziata nel 2015 quando un gruppo di amici, con l’associazione 2HE, dal sogno di Gaetano Fuso, giovane salentino affetto da SLA, è riuscito a creare una realtà inedita, una spiaggia a misura di malati di SLA e pazienti affetti da patologie neuromotorie e altre disabilità motorie.

L’iniziativa è la punta di diamante del più ampio progetto “IO POSSO”, supportato dall’associazione 2HE, che promuove iniziative per consentire, a tutti coloro che sono affetti da disabilità, un miglioramento della propria qualità di vita.

“IO POSSO” prende nome dalla scritta che, Gaetano Fuso, ha voluto davanti al proprio letto dopo essersi ammalato di SLA: è un incitamento a fronteggiare la malattia ed un impegno ad abbattere ogni forma di barriera fisica, mentale e sociale. Il monito è diventato un impegno personale e collettivo. Son sempre di più i soci e i volontari che lo hanno fatto proprio.

LA TERRAZZA ‘TUTTI AL MARE’ è un lido accessibile, attrezzato con ausili per la balneazione e box infermieristico con personale addetto all’assistenza (Infermieri e operatori socio sanitari - della cooperativa CPS - e bagnini - della Polizia di Stato), che offre un servizio completamente gratuito.

Diversi i partner che contribuiscono a renderlo possibile: AISLA, Città di Melendugno (Le), ASL Lecce, FIGC, Polizia di Stato, con il patrocinio di LIBERA.

In particolare, in questa stagione appena conclusa, le Fiamme Oro del gruppo sportivo e la Squadra Nautica della provincia di Lecce della Polizia, sono diventati protagonisti dell’assistenza ricoprendo il ruolo di bagnini, lavorando spalla a spalla con il personale sanitario, indispensabile per la gestione di situazioni sanitarie complesse.

Chiunque abbia fatto questa esperienza di lavoro, da coordinatore, da bagnino, da infermiere, ha chiuso la stagione con evidente commozione, perché non è stata richiesta solo la competenza professionale ma, soprattutto, il mettersi umanamente in gioco in tutto e per tutto; questo ha permesso di tornare a casa, con un cuore carico: di sorrisi, di parole, di persone.

Il lido, purtroppo, rappresenta un unicum in Italia; e questo è un grosso rammarico per chi invece ha toccato con mano quanto possa essere straordinario rendere accessibile a tutti il mare.

Il numero di ospiti è in aumento di anno in anno, ci sono famiglie che si spostano facendo migliaia di chilometri per poter fare le proprie vacanze in questa piattaforma attrezzata. Ci sono persone che a San Foca hanno rifatto il bagno dopo anni dall’ultima volta, in molti per la prima volta da quando sono malati. Ci sono ragazzi che, dopo aver perso la voglia di uscire e presi dallo sconforto che può portare la malattia e la disabilità fisica, hanno ritrovato la voglia di incontrare gli altri. Perché LA TERRAZZA ‘TUTTI AL MARE’ è anche questo: un posto dove incontrare amici, fare nuove conoscenze, trascorrere in relax e compagnia il proprio tempo. Anche nei giorni di mare mosso la spiaggia è stata popolata; un brulicare di carrozzine e traffico sulla passerella per sbeffeggiare il cattivo tempo o il mare agitato. In fondo, quando si è in buona compagnia, le ore si riempiono facilmente di chiacchiere, tornei di carte e dama, piccoli momenti che non occupano semplicemente il tempo ma che diventano voglia e gioia di stare insieme.

È per tutto questo che il Salento con orgoglio cerca di dare continuità a questo bellissimo progetto, ma che vorrebbe che fosse un’esperienza da moltiplicarsi in altre coste d’Italia.

E ora, con l’autunno alle porte, non resta che prendere a cuore questo progetto, sostenendolo o facendolo conoscere a quanta più gente possibile.

Con l’augurio, la prossima estate, di aver moltiplicato le occasioni di felicità per i malati, i disabili e le loro famiglie.

Erika Giordano

www.ioposso.eu

Per offrirti il miglior servizio possibile questo sito utilizza cookies. Continuando la navigazione acconsenti al loro impiego in conformità della nostra Cookie Policy.