Tre istituti di credito multati dall’autorità antitrust per pratiche commerciali scorrette in materia di anatocismo bancario
“Sono anni che combattiamo al fianco dei consumatori per debellare il fenomeno dell’anatocismo bancario.
Di conseguenza, salutiamo con grande entusiasmo i provvedimenti dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato che ha multato tre principali Istituti di credito a livello nazionale per aver posto in essere pratiche commerciali scorrette in materia” afferma l’avv. Emilio Graziuso, Responsabile del Coordinamento istituito tra l’Associazione Nazionale “Dalla Parte del Consumatore” e la Confconsumatori – Federazione Provinciale di Brindisi, all’indomani delle pronunzie dell’Autorità Antitrust.
Quest’ultima, infatti, come si apprende da un suo comunicato stampa ufficiale dalla stessa diramato e dal testo delle pronunzie, entrambi pubblicati sul sito internet dell’Autorità stessa, ha ritenuto “condotte aggressive”, aventi ad oggetto la pratica ddell’anatocismo bancario, ovvero il calcolo degli interessi sugli interessi a debito nei confronti dei consumatori, le condotte adottate da Unicredit s.p.a., Banca Nazionale del Lavoro s.p.a. e Intesa San Paolo s.p.a..
Di conseguenza, l’Autorità Garante ha irrogato ai tre istituti di credito sanzioni per un ammontare complessivo di 11 milioni di euro.
Le condotte sanzionate sono state poste in essere in un quadro normativo in evoluzione che attualmente ne consente l’applicazione solo ed esclusivamente per gli interessi che il cliente autorizzi preventivamente ad addebitare sul conto corrente. In tale contesto, ad esito dell’attività istruttoria è emerso che le banche in questione hanno attuato una politica di forte spinta all’acquisizione delle autorizzazioni all’addebito in conto corrente nei confronti della clientela adottando varie strategie con le quali i clienti sono stati sollecitati a concedere l’autorizzazione, nel presupposto che l’addebito in conto corrente degli interessi debitori fosse il modus operandi ordinario e senza considerare le conseguenze di tale scelta in termini di conteggio degli interessi sugli interessi debitori.
“A conclusione dei procedimenti condotti dall’Antitrust è emerso ciò che noi abbiamo sostenuto nei mesi scorsi, vale a dire che le comunicazioni personalizzate precompilate, le email e pop up nella home page delle aree clienti volti all’attivazione delle procedure di autorizzazione on line preventiva all’addebito in conto degli interessi debitori che non consentivano al consumatore di fornire diniego espresso all’autorizzazione, erano pratiche commerciali aggressive che miravano a focalizzare l’attenzione del cliente solo sugli effetti negativi della mancata concessione della autorizzazione hanno fatto attenzione nell’informativa fornita ai clienti a rilevare solo le possibili conseguenze negative in caso di mancata autorizzazione, evidenziando gli effetti in caso di mancato pagamento degli interessi in termini di interessi di mora e di segnalazione alle banche dati finanziarie e creditizie sui cattivi pagatori, e non accennando alle conseguenze dell’autorizzazione connesse con l’applicazione di interessi anatocistici” afferma l’avv. Emilio Graziuso
Tutti coloro che ritengono di avere subito l’illegittima applicazione dell’anatocismo bancario possono contattare il coordinamento al numero 347 – 0628721