Forum Associazioni Familiari si oppone alla proposta di legge regionale di Borracino sulla attuazione della 194/1978.
Caro Consigliere,
è davvero un’amara coincidenza che la pdl Borraccino sulle “Norme in materia di concreta attuazione della legge 194/78” giunga in Consiglio regionale il 13 marzo, solo pochi giorni dopo la Giornata internazionale della donna.
Stupisce il fatto che un testo bocciato – per ben due volte! – nelle Commissioni competenti vada ora in discussione nella maggiore assise pur essendo incostituzionale - perché propone concorsi solo per non obiettori – e soprattutto inutile, poiché, come dimostrato in audizione dal Forum delle associazioni familiari, le donne pugliesi non hanno difficoltà ad abortire, ma a portare a termine una gravidanza voluta!
La nostra regione è infatti la terza in Italia – dopo Liguria ed Emilia - per tasso di abortività volontaria ed è quella che fa registrare la più alta percentuale di ripetizione dell’Ivg, il che è chiaro segno di mancanza di politiche seriamente preventive.
Quello che chiediamo è che la legge 194 venga sì applicata, ma integralmente, specie lì dove indica con chiarezza (articoli. 2 e 5) gli interventi che le istituzioni sono chiamate a realizzare per aiutare le donne a superare i motivi che le inducono a chiedere di abortire; che una sua corretta e completa attuazione aiuti le donne in difficoltà a portare a termine gravidanze sofferte ma desiderate, a conoscere i propri diritti ed a vivere la libertà di accogliere una nuova vita.
È dunque necessario che le istituzioni si facciano carico delle preoccupazioni delle famiglie rispetto ad un futuro che oggi è quasi certamente di povertà di fronte alla prospettiva di un figlio in più; ciò continua a generare un drammatico, costante calo delle nascite.
Far fronte a questo, o almeno seriamente provarci, sarebbe davvero un bel regalo per le donne di Puglia.
Chiediamo quindi al Consiglio regionale della Puglia di NON approvare la pdl Borraccino, ma di impegnarsi per combattere la drammatica denatalità pugliese attraverso un’applicazione integrale della legge 194.