Istituito Fondo per l’indennizzo dei risparmiatori che hanno investito in titoli di Veneto Banca

“Piccola buona notizia per i risparmiatori Veneto Banca

che non interrompe in alcun modo, però, la battaglia legale in corso per il recupero del maltolto”.

E’ questo il commento a caldo dell’avv. Emilio Graziuso, Responsabile del Coordinamento istituito tra l’Associazione Nazionale “Dalla Parte del Consumatore” e la Confconsumatori Brindisi, in merito al Fondo Indennizzo Risparmiatori, gestito dal Ministero dell’Economia, previsto dalla legge 30 dicembre 2018 n.145.

Il Fondo Indennizzo Risparmiatori (FIR), infatti, erogherà indennizzi a favore dei risparmiatori che hanno subito un pregiudizio ingiusto da parte di banche, poste in liquidazione coatta amministrativa, e loro controllate (accanto a coloro che hanno investito i propri risparmi in titoli Veneto Banca, venduti anche da Banca Apulia, potranno accedere al Fondo anche i risparmiatori di Banca Popolare di Vicenza, Banca Etruria, Banca Marche, Carichieti, Cariferrara, Bcc Crediveneto e Bcc Padovana) in ragione delle violazioni massive degli obblighi di informazione, diligenza, correttezza, buona fede oggettiva e trasparenza, ai sensi del Testo Unico in materia di Intermediazione Finanziaria.

La misura dell’indennizzo per gli azionisti è commisurata al 30% del costo di acquisto, entro il limite massimo complessivo di 100.000 euro per ciascun risparmiatore. La misura dell’indennizzo per gli obbligazionisti subordinati è invece commisurata al 95% del costo di acquisto, entro il limite massimo complessivo di 100.000 euro per ciascun risparmiatore. L’indennizzo è corrisposto al netto di eventuali rimborsi ricevuti a titolo di transazione con le banche, nonché di ogni altra forma di ristoro, rimborso o risarcimento, nonché – per le obbligazioni subordinate – del differenziale cedole percepite rispetto a titoli di Stato di durata equivalente.

L’accesso al fondo non preclude il proseguimento o la promozione di azioni giudiziarie per il maggior danno subito.

I risparmiatori, quindi, potranno accettare l’indennizzo del Fondo come mero acconto sulla maggior somma pretesa precisando che ciò non costituisce rinunzia ai propri diritti ed azioni.

Sarà, quindi, necessario porre molta attenzione al momento della formulazione della domanda di accesso al Fondo.

In ogni caso occorrerà attendere il decreto del ministro dell’economia e delle finanze, che dovrà essere adottato entro il 30 gennaio 2019, per conoscere le modalità di presentazione della domanda di indennizzo ed il relativo procedimento amministrativo.

“Siamo nel pieno della battaglia giudiziaria volta a cercare di ottenere il recupero delle somme investite dai risparmiatori in azioni illiquide ed obbligazioni convertibili – afferma l’avv. Emilio Graziuso – molti sono i processi in corso e le procedure arbitrali che abbiamo promosso per i risparmiatori e molte altre procedure stanno partendo in questi giorni. Indubbiamente l’istituzione di un Fondo che possa ristorare almeno in parte i risparmiatori del danno subito è una buona notizia anche se minima rispetto alle proporzioni del fenomeno. Come associazione assisteremo, quindi, i malcapitati anche nella presentazione della domanda al fondo”.

Per maggiori informazioni 347 – 0628721

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