Tina: Mundi: Farmaco-genetica: si può conoscere l'efficacia dei farmaci prima della somministrazione?

Venerdì, 7 Marzo 2014, ore 19.00-21.00 - Mesagne, Auditorium del Convento dei Cappuccini - Dr. Santa MUNDI, neo-dottore di ricerca dell’Università di Pisa - Laureata in Biotecnologie nell’Università di Milano - Docente delle Scuole Medie Inferiori e Superiori e Ricercatrice free lance. La FARMACO-GENETICA offre soluzioni ai bisogni clinici di pazienti con patologie croniche in quanto ottimizza la terapia farmacologica. E’ un’innovazione con ricadute economiche (su cui l’ISBEM ha indirizzato 2 giovani studiosi) che il SSN/SSR potrebbe adottare presto. Ad es., oggi, nei pazienti oncologici che devono assumere chemioterapici, si possono eseguire test genetici per individuare particolari genotipi che sono predittori di efficacia o tossicità.

 

I genotipi aiutano a somministrare terapie personalizzate, abbattendo i costi (si usano farmaci efficaci) e riducendo i danni delle terapie errate (si evitano effetti collaterali). Ecco le categorie di persone che ne beneficerebbero:

  1. pazienti a rischio di reazioni avverse per la contestuale presenza di altre malattie (co-morbidità) o per la presenza di caratteristiche cliniche alterate;

  2. pazienti in terapia multi-farmacologica che aumenta il rischio di gravi interazioni;

  3. soggetti sottoposti a trattamenti innovativi o sperimentali, a basso indice terapeutico, in cui non si sa se il farmaco può dare risposte cliniche a trattamenti protratti.

Si potranno avere, magari anche con il supporto, le competenze e l’esperienza dei Ricercatori ISBEM, i Registri di Farmacogenetica, data la diffusione di strumenti (PCR e la PCR-real time o DHPCL) per sequenziare automaticamente e analizzare i polimorfismi multipli?

Si potrebbe facilmente arrivare a:

  1. Prenotare i test genetici e selezionare negli ospedali i casi clinici da analizzare;

  2. Formare professionisti e tecnici con competenze specifiche: laboratoristi, genetisti medici,

farmacologi, etc. per validare le analisi ed interpretare i risultati sui campioni

di materiale biologico inviato per la genotipizzazione da centri periferici;

  1. Coinvolgere in lavori di ricerca scientifica tutte le strutture ed il personale ASL;

  2. Valorizzare ai fini economici e scientifici i risultati ottenuti dal protocollo di studio;

  3. Educare i Cittadini ad un uso più consapevole dei Farmaci, esplicitando così ai loro

occhi l’importanza della sinergia tra ricerca, formazione ed assistenza/servizi.

 

 

Nata a Grottaglie ma vive a Oria, Santa MUNDI ha frequentato il Liceo Classico V. Lilla di Francavilla F.na diplomandosi nel 2001. Iscrittasi all’Università di Milano si è laureata in Biotecnologie nel 2007 con una tesi sulle tecniche neurali per riconoscere la leucemia linfoblastica acuta. Nel 2010 ha iniziato il Dottorato di Ricerca nel Dipartimento di Farmacologia, dell’Università di Pisa, occupandosi di medicina personalizzata su base genetica, nella terapia dei tumori solidi. Dal Febbraio 2014 è Dottore di Ricerca (PhD) in Fisiopatologia clinica e scienze del farmaco. Insegna altresì, scienze nelle scuole superiori da 6 anni. Balla la pizzica, va in bicicletta e ogni tanto cade!

 

Presentazione dell’evento a Mesagne a cura di Alessandro DISTANTE, Presidente e Direttore Scientifico, ISBEM

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