Cgil: tutta la verità sulla sanità Brindisina

In merito alle notizie divulgate a mezzo stampa dalla Asl relativamente alla carenza di personale nella UOC di Cardiologia

non è pertinente, non inquadra la realtà e non dà giustizia dei gravi disagi in cui è costretto il personale ad operare.

Innanzitutto, occorre far presente che le 60 unità infermieristiche dichiarate da Asl Br devono essere suddivise fra cardiologia degenza, ambulatori, UTIC ed emodinamica. 

Solo per UTIC necessitano di un infermiere per due pazienti, e considerato che i posti letto occupati vanno oltre le capacità ricettive, arrivando fino a 15/16 pazienti, occorrerebbero solo per UTIC almeno 8 unità infermieristiche presenti in turno, più il personale di supporto, così come verbalizzato dai NAS. 

E poi la UOC ha svariate volte scritto per richiedere personale su tutti i reparti, attese le carenze che fisiologicamente si vengono a creare per malattia, gravidanza, puerperio, a cui dovranno aggiungersi le carenze per quiescenza e trasferimento.

Tali carenze non sono state tenute in dovuto conto (contrariamente a quanto dichiarato dalla ASL BR) quando in Direzione è giunta la richiesta di integrazione dell'organico ed ancor meno sono state tenute in considerazione al momento di giustificare l'ingiustificabile.

Ragione per cui si inviano comunicati offensivi per i cittadini che quotidianamente rilevano le problematiche di reparto e per il personale oramai da tempo allo strenuamente delle forze

Quanto apparso sul giornale di oggi, invece,  in merito alla eccellenza della assistenza territoriale nella ASL Brindisi sembra destituito di concreto fondamento e non corrispondente alla realtà che vivono ogni giorno utenti ed operatori.

Intanto non tutti i Presidi Territoriali di Assistenza risultano effettivamente avviati, in molti casi si tratta di semplice cambio di denominazione, laddove continuano le medesime attività e restano, pertanto, delle scatole vuote.

Infatti, le citate prestazioni ambulatoriali sono precisamente sovrapponibili alle attività ambulatoriali già precedentemente erogate. Non risulta effettivamente una nuova organizzazione assistenziale centrata sul territorio, né risultano attività organizzate per intensità di cura o per PDTA (percorsi diagnostico terapeutici assistenziali).

I decantati benefici in termini di assistenza ospedaliera dovrebbero essere tutti chiaramente dimostrati, essendo al momento riconducibili in via esclusiva alla inopinata chiusura di posti letto, anche in contrasto con il PRO e con lo stesso DM 70/2015 e non certo ad una effettiva riorganizzazione della assistenza territoriale.

Se poi si vuole fare riferimento ad alcuni servizi tra cui la U.O. di Lungodegenza, si evidenzia che la stessa è un’attività ospedaliera, come anche il Servizio DH di Psichiatria, riconducibile alla attività ospedaliera del SPDC di Francavilla F.na, quindi nulla a che fare col PTA.

In merito alla apertura dei PTA, poi, si dovrebbe far riferimento agli standards di un PTA per Distretto (standard già superato dalla Regione Puglia) e/o al DM 70/2015 che indica la riconversione in PTA per i presidi dismessi a seguito del PRO. In sostanza, questo modello organizzativo non può considerarsi uno strumento sostitutivo e risolutivo dei bisogni sanitari, in particolare per quanto concerne la carenza di pp.ll. per acuti che vede la ASL BR all’ultimo posto nel rapporto pp.ll./abitanti col 2,7 per mille abitanti previsti, ma di fatto attualmente si registra un 2,2 circa pp.ll/abitanti, contro una media regionale del 3,4 e nazionale del 3,7.

Infatti, la carenza generale di posti letto ospedalieri per acuti non è certamente motivo di vanto, risultando l'Italia sotto la media della OSCE, la Puglia sotto la media nazionale e la ASL Brindisi in coda alla Puglia.

Non si può avallare la solita cantilena che chiudiamo e siamo bravi, riduciamo gli operatori e siamo ancora più bravi, che siamo una eccellenza, quando tutti i dati dicono il contrario o quanto meno che non c'è nulla di nuovo o di realizzato.

Pertanto una analisi dovrebbe essere effettuata con ben altra attenzione, evidenziando i reali esiti dei servizi sanitari che non possono essere autoreferenziali, tenendo per esempio conto di come in provincia di Brindisi sia tornata a peggiorare la mortalità e quindi l'aspettativa di vita.

Del resto, lo studio sulle performance del Ssn di Crea Sanità-Tor Vergata , colloca anche Brindisi in area “critica” con valori di performance insufficienti.

Ma al di là degli autorevoli studi scientifici, per giudicare il modello organizzativo della sanità brindisina basta osservare l’iperafflusso di persone al Pronto Soccorso del «Perrino» , che si traduce nella esperienza comune della lunga e penosa attesa!

La ASL BR ha provveduto soprattutto a falcidiare servizi e posti letto!

Qualche esempio:

  • al Perrino (dove non sono stati attivati reparti specialistici che l’Ospedale di Eccellenza dovrebbe avere)
  • Chirurgia Generale 32 pp.ll.  previsti / 24 attivati;
  • Ematologia 20 previsti / 18 attivati;
  • Gastroenterologia 10 previsti / 0 attivati;
  • Medicina Generale 60 previsti / 33 attivati;
  • Ostetricia e ginecologia 50 previsti /42 attivati;
  • Unità coronarica 12 pp.ll. previsti /8 attivati;
  • a Francavilla Fontana (Ospedale di Primo livello, attivi i reparti di Cardiologia, Chirurgia gen., Medicina gen., Neonatologia, Ortopedia e traumatologia, Ostetricia e ginecologia, Pediatria, Unità coronarica, oltre Pronto Soccorso) si segnala la non attivazione di
  • 16 pp.ll. di Psichiatria;
  • 12 pp.ll. di Oncologia;
  • 8 pp.ll. di Terapia Intensiva;
  • ad Ostuni (Ospedale di Base, attivi i reparti di Chirurgia Generale, Medicina Generale, Ortopedia e Traumatologia, Pneumologia, oltre Pronto Soccorso) non attivati i 20 pp.ll. di Lungodegenza.

Complessivamente:

  • al Perrino dovrebbero esserci 600 pp.ll. ma ne risulterebbero attivati 505;
  • all’ospedale di Francavilla Fontana 188 i pp.ll. previsti ma 76 attivati;
  • ad Ostuni 106 i pp.ll. previsti e 86 attivati.

 

A breve si comunicheranno altri dati che renderanno più esaustivo il quadro complessivo in cui versa la sanità brindisina.

  Il Segretario Generale FP CGIL                                                          Il Segretario Generale                         

f.to Tedesco Pancrazio                                                         Antonio Macchia

 

 

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