Cgil: siamo al “genocidio”?
Prosegue la sequela di illecità di questo Governo.
Anche il provvedimento votato lo scorso 5 agosto altrimenti definito decreto sicurezza bis, così come i precedenti - lo scorso mese di giugno è stato dichiarato illegittimo il decreto sicurezza nella parte in cui assegnava super poteri ai Prefetti sottraendoli a Sindaci e Presidenti di Provincia - è scritto da coloro che non conoscono la Costituzione Italiana.
Con il provvedimento votato non sarà più possibile salvare persone in pericolo e chi lo farà sarà criminalizzato.
Peccato che tutto questo contrasti con l'art 10 della nostra Costituzione, il quale espressamente recita: "L'ordinamento giuridico italiano si conforma alle norme del diritto internazionale.....Lo straniero, al quale sia impedito nel suo paese l'effettivo esercizio delle libertà democratiche garantite dalla Costituzione italiana, ha diritto d'asilo nel territorio della Repubblica, secondo le condizioni stabilite dalla legge”.
Non è ammessa l'estradizione dello straniero per reati politici".
Dunque, anche in questo caso dovrà intervenire la Corte Costituzionale per dare una lezione di diritto a coloro che dovrebbero legiferare. Ma viepiù , presi dalla foga di bloccare qualsivoglia slancio di umanità - siamo passati dall'istigazione all'odio al più grave precetto di disumanizzazione - non si adottano provvedimenti che tendano a punire gli scafisti, i quali delle disgrazie umane fanno un business illegale, bensì coloro che per mero atto umanitario scelgono di aiutare uomini, donne e bambini destinati ad una morte sicura.
Siamo al regime che sta sgretolando il nostro Paese e che rincorre sulla sua strada la politica del terrore nella ricerca del rivale di turno.
È evidente che ”il decreto sicurezza bis porta avanti solo una guerra ideologica contro i migranti e non dà invece risposte ai lavoratori della sicurezza, ai vigili del fuoco, alle forze dell’ordine". L’intento è fin troppo chiaro: si adottano provvedimenti divisivi e polarizzanti per una stucchevole logica elettorale, inficiando i valori costituzionali dell’accoglienza, della tolleranza e della solidarietà.
Noi della CGIL saremo sempre la spina nel fianco di questo pensiero, anche perché noi la Costituzione la rispettiamo!
Il Segretario Generale
f.to Antonio Macchia