Uilp: nuova proposta per la "Donna Lavoratrice e Madre".
L’incontro del Presidente Conte con il Sindacato, avvenuto in questi giorni, ha lanciato un nuovo versus di dialogo con le parti sociali,
che si manifesta oggi in una nuova proposta previdenziale per la “ Donna Lavoratrice e Madre”.
Questa è una novità, che si manifesta fattibile che rende più agevole e innovativo l’accesso pensionistico alle donne, bloccato purtroppo in questi ultimi anni dalla Riforma Monti Fornero.
La proposta consiste nel concedere “un anno di contributi per ogni figlio da potersi realizzare a favore di un bonus pensionistico alle donne”.
Per la Uil provinciale di Brindisi “STU Appia Antica” l’introduzione della novità previdenziale potrebbe essere esaustiva all’accesso in pensione per le donne, se questa è accettata.
Lo svantaggio, però, è sul calcolo economico che è su base contributiva, di conseguenza causerebbe l’assegno pensionistico più basso.
La proposta è stata conseguenziale all’incontro tra il presidente Conte e il sindacato. Essa potrebbe essere un dato positivo, molto proficuo se il riferimento, come dice il nostro segretario nazionale Carmelo Barbagallo, passa dalla Teoria ai Fatti.
Questo proporrebbe l’orientamento per un nuovo sistema previdenziale più innovativo, poiché rendere più agevole e conveniente l’accesso alla pensione delle donne che lavorano e che hanno figli.
Consiste, infatti, in uno sconto di anni di accesso alla pensione per dare la possibilità alle donne un “beneficio-previdenziale per ogni figlio”, quindi ad esempio una signora lavoratrice e madre di tre figli avrebbe un’agevolazione di tre anni di contributi.
Secondo la Uil pensionati “Stu Appia Antica” la soglia dovrebbe essere indicativa, se è allargata, con uno sconto maggiore non solo alle madri lavoratrici con figli disabili a carico, ma anche a quelle che hanno in casa un malato cronico grave o un disabile.
La novità potrebbe essere una proposta di riforma che apra la strada al raggiungimento di un sistema di requisiti-previdenziali per arrivare alla pensione di vecchiaia a fronte dei 67 anni di età con 20 anni di contribuzione.
La novità, però, è solo una proposta ancora sulla carta, ma il problema della donna che lavora, esiste.
Bisogna affrontarlo tempestivamente non solo con i figli, ma anche con le sofferenze che esistono in famiglia, perché avere un figlio, un marito o un familiare che soffre, non è una criticità semplice ma, oltre ad essere stressante psicologicamente ed economicamente, costringe la donna o il familiare a sacrifici e a disagi veramente usuranti.
La UIL e la Uil pensionati, da sempre hanno affrontato queste sfide, perché sono per un Welfare di prossimità che è oggi in un segno di civiltà di un connubio che riconosce alle donne il loro ruolo prioritario, funzionale e importante non solo in famiglia ma anche per tutta la collettività.
Il segretario della Uil pensionati di Brindisi “Stu Appia Antica”
Tindaro Giunta