Castrignanò segretario generale della Cisl pensionati pugliesi e lucani.
I pensionati della Cisl, pugliesi e lucani, hanno dato vita ad una nuova federazione interregionale, a conclusione di un percorso di unificazione che porterà a rafforzare la presenza del sindacato nelle due regioni, con risparmio di risorse e nello spirito della spending review. Emanuele Castrignanò, con una lunga esperienza sindacale nei quadri dirigenziali della Cisl di Brindisi, è stato eletto segretario generale dei pensionati della Cisl della nuova federazione interregionale di Puglia-Basilicata, rappresentativa di oltre 150 mila iscritti.
La elezione è avvenuta nel corso dei lavori dei consigli direttivi delle due federazioni, presieduti dal segretario nazionale Loreno Coli. Il parlamentino dei pensionati pugliesi e lucani, hanno anche eletto, Vincenzo Zuardi, segretario aggiunto e completata la segreteria, con la presenza di Franco Russo, Carmen Starace, Antonio Taddeo e Nicola Tatone. Sono seguiti vari interventi sui temi più attuali del difficile momento sociale ed economico che vivono i pensionati. Particolarmente incisivo l’intervento del segretario generale della Cisl Puglia-Basilicata, Giulio Colecchia. A chiusura dei lavori, prima dell’approvazione di un documento finale sulle problematiche che investono le fasce più deboli del Paese, ha parlato il segretario nazionale Loreno Coli.
Nel documento di ribadisce la necessità di esprimere, ad ogni livello di responsabilità, il massimo impegno per favorire l’integrazione dei sistemi produttivi, dei collegamenti strutturali ed infrastrutturali, dei servizi alle imprese, ed attraverso lo studio e la ricerca, la valorizzazione delle risorse umane, per bloccare, anche, la emorragia di cervelli che abbandonando queste terre, desertificano il territorio e pongono un serio problema di futura classe dirigente. “E’ indispensabile – affermano in pensionati di Puglia-Basilicata - che il Governo operi sul fisco quale regolatore di una giustizia sociale, combatta l’evasione fiscale, la corruzione, gli sprechi, il lavoro nero, l’economia sommersa e criminale, al fine di recuperare ed indirizzare risorse verso la crescita e lo sviluppo economico ecosostenibile ed occupazionale. Circa l’azione del Governo, - annota il documento - caratterizzata da annunci e decisioni, quando ci sono, che mirano a disconoscere il ruolo di un grande soggetto sociale, quale il sindacato, mortificato nel rifiuto della contrattazione e concertazione, il Consiglio Generale Interregionale della FNP, rigetta tale impostazione, perché lesiva della stessa democrazia, che si fortifica, invece, nel dialogo e nel confronto tra le parti sociali ed i ruoli istituzionali. Dichiara, inoltre, la propria disponibilità ad ogni azione che la CISL, il sindacato nel suo insieme, intende a tal fine operare. Errata è la valutazione di ritenere i pensionati il salvadanaio da cui attingere risorse, unitamente al permanere di situazioni discriminanti, come no tax area, detrazioni, blocco delle indicizzazioni, solidarietà prevista anche per pensioni medio-basse. Vanno respinte per una questione di equità, di giustizia sociale, ed anche perchè la stragrande maggioranza dei pensionati si attesta sulla soglia di povertà. Tutelare i loro redditi è, altresì, possibile attraverso la negoziazione sociale da sviluppare a livello territoriale nei confronti dei Comuni, degli Ambiti, dei Distretti e delle Regioni, tesa a difendere la persona umana, gli anziani abbisognevoli di una politica socio-sanitaria adeguata. Necessita superare, anche, l’annoso problema dell’Assistenza che va separata dalla Previdenza, ritenuta a ragione salario differito dei lavoratori, scaricando l’Assistenza sulla fiscalità generale. Non va sottaciuta la vergogna che vede il nostro Paese ancor privo di una legge strutturata per la non autosufficienza, nonostante le tante firme raccolte dal sindacato per una legge di iniziativa popolare. (g.c.)