Audizioni Centrale Enel: la posizione della Uiltec
Nella mattinata del 25 febbraio scorso, si è tenuta la Commissione Ambiente e Sviluppo Economico del Consiglio Regionale della Puglia presieduta dal Consigliere Mauro Vizzino.
L’Ordine del Giorno prevedeva l’Audizione, su richiesta del Consigliere Regionale Bozzetti, dei Rappresentanti dell’Enel S.p.A., di Confindustria Puglia e di Brindisi, e dei Rappresentanti Sindacali Regionali Confederali e di Categoria Territoriali, in merito alle note vicissitudine del Laboratorio Chimico-Ambientale dell’Enel di Brindisi.
All’incontro hanno partecipato per la Uil di Puglia e di Bari il Segretario del comparto industriale Claudio De Giorgi e per la Uiltec di Brindisi il Segretario Generale Carlo Perrucci e il Responsabile Territoriale del Comparto Elettrico Lucio Licchello.
Un incontro ritenuto molto importante dai soggetti interessati, che fa chiarezza su alcune incongruenze portate dietro da diverso tempo. La prima è senza dubbio quella della dichiarazione da parte di Enel, per la verità da tempo conosciuta dagli addetti ai lavori, della chiusura del Laboratorio Chimico della centrale di Cerano oggetto dell’Audizione, che segue la scelta fatta nel 2016 dello smantellamento del Centro Ricerche di Brindisi.
Pur avendo evidenziato, come Uiltec, in diversi tempi e in diversi modi la contrarietà e l’inopportunità di tale scelta, abbiamo più volte, nel corso dell’ultimo periodo, concentrato le varie discussioni sui Tavoli di trattativa con Enel sulla ricollocazione del personale interessato. E per onore della verità, l’Enel non si è mai sottratta alle proprie responsabilità, dichiarando più volte che vi era la disponibilità per venire incontro alle esigenze di quei lavoratori ricollocandoli all’interno delle varie funzioni del medesimo Gruppo. Tra l’altro così come sta facendo per l’altra questione, molto più complessa della riduzione del personale operativo sulla Centrale a Carbone in seguito alla tanto sperata ed auspicata riconversione a Gas.
La Uiltec, crede invece che proprio sull’argomento della decarbonizzazione e quindi su tutta la fase della Transizione Energetica che anche la nostra Città è chiamata a sostenere, vanno fatti tutti gli sforzi per condividere un percorso unitario, senza manie di protagonismo da parte di nessuno, ed arrivare con un’unica voce all’incontro che si terrà nei prossimi giorni presso il Ministero dello Sviluppo Economico.
Da sempre siamo convinti che non spetta al Sindacato fare proposte o addirittura suggerire Piani Industriali a soggetti, tra l’altro a partecipazione statale, ma spetta al Sindacato sicuramente richiedere al Governo di accelerare, ovviamente nel rispetto delle regole, l’iter autorizzativo necessario per portare a compimento quanto prima almeno gli investimenti già annunciati da Enel dei Cicli Combinati a Gas e consentire alla stessa di presentarsi in regola alle nuove Aste energetiche che Terna lancerà nei prossimi anni.
Sappiamo benissimo che questo investimento non può essere considerato esaustivo per rispondere a quella disoccupazione di ritorno sia del personale diretto che di quello indiretto, e la Uil e la Uiltec in tutte le loro articolazioni non faranno mancare il proprio supporto affinchè vengono adottati tutti gli strumenti già previsti per far fronte a questo fenomeno. Intanto è un primo passo, non perdiamoci però nei meandri delle sterili discussioni, e poi sempre tutti insieme chiediamo ad Enel di prendere in considerazione ulteriori investimenti che ricoprono quel vulnus occupazionale lasciato dalla scelta del phase out dal carbone previsto dalla Strategia Energetica Nazionale (SEN) prima e dal Piano Nazionale Integrato per l’Energia e Clima (PNIEC) poi.
Brindisi non può permettersi di rinunciare ad un bacino occupazionale strategico come è stato fino ad ora quello dell’Enel per tanti nostri giovani diplomati, pur comprendendo quindi le strategie aziendali, vanno però anche comprese le richieste che arrivano da questo territorio che per anni ha convissuto con la presenza di queste grandi aziende.
Riteniamo quindi non più rinviabile un incontro unitario tra le Confederazioni, le Categorie di riferimento del settore Industriale, Confindustria, CNA ed i soggetti politici ed istituzionali del nostro territorio, affinchè ognuno faccia la sua parte e si assuma in toto la propria responsabilità in funzione del ruolo che è chiamato a ricoprire.
Carlo Perrucci
Uiltec Uil