La uil pensionati condanna il gioco d'azzardo.

È sufficiente recarsi in un Bar, presso un tabaccaio o una sala di Scommesse per notare una crescita di persone assidue, molto impegnate e interessate al gioco invece, magari, di recarsi in cerca di lavoro o d’impegnarsi in attività di volontariato. È illusione, svago o falsa attività? Il gestore mette a disposizione un numero imprecisato di apparecchiature per i giocatori, ma volendo non può far nulla, se loro continuano a giocare per molte ore o stanno spendendo tutti i loro risparmi. Lui non ha l’autorità di dir loro di smettere o di poter pianificare le scommesse. I concessionari sono scavalcati da queste incombenze; anche se, ammettendo che ciò fosse possibile, loro vorrebbero porre fine a questo inutile, dannoso e gravoso espediente piuttosto lucroso.

 

La Uil pensionati condanna il gioco d’azzardo, per ora oggetto di discussione al Parlamento. Non è possibile che il gioco sia essenzialmente espressione di fortuna e produca incertezze, disagio e rischio di depauperamento. Per questo il sindacato chiede ai Parlamentari di disciplinare il settore tutelando i giocatori mediante una campagna d’informazione, prevenendo le persone a rischio e riducendo, in modo considerevole, le apparecchiature da gioco.

Il nostro suggerimento potrebbe essere quello di sensibilizzare i pensionati a non far del gioco un vizio e le Istituzioni, invece, a evitare che s’incrementino i rischi del gioco d’azzardo. Il codice penale lo vieta. Lo Stato l’ accetta? perché acconsente tutto questo? Forse perché siamo in un periodo di crisi economica? O perché il interesse è di fare solo cassa? I ricavi da lotterie, slot machines, poker, scommesse e giochi d’azzardo di natura sempre più varia, hanno consegnato in modo legale un fatturato di circa 90 miliardi annuo. Negli ultimi anni la platea dei giocatori ha avuto uno sviluppo in negativo, enorme. Si è allargata, mettendo a rischio giovani, casalinghe, pensionati e disoccupati. Essa, purtroppo, è la fascia che vogliono catturare e fidelizzare. Le vittime dirette del gioco d’azzardo, i cosiddetti giocatori patologici o ad alto rischio di dipendenza, stimati in circa un milione, hanno, oltre a fare cassa, anche un costo sia per lo Stato a livello sanitario, sociale e relazionale sia per il cittadino in dipendenza patologica nell’avere un nesso molto stretto tra gioco d’azzardo, povertà e usura.

Di fronte a questa situazione veramente grave, che si alimenta come un vespaio nei nostri quartieri territoriali, la Uil pensionati chiede ai sindaci d’incrementare i controlli, evitando il rischio di aumentare il numero dei giocatori patologici che sono stimati in circa il 2%, di limitare le sale da gioco altamente a rischio e di vietare l’introduzione di nuove tipologie di giochi e scommesse con vincita di denaro.

La Uil pensionati crede nella buona fede, nel volontariato e in tutto ciò che è virtù, piacere, visione ed espressione di libertà, ma è contro il gioco d’azzardo e tutto ciò che è il diniego, la tutela e la sicurezza del cittadino, in particolare, pensionato. La tutela e la rimozione degli ostacoli dovrebbero essere un atto dovuto da monitorare come le dipendenze da gioco d’azzardo, che causano particolare riferimento ai costi sociali, economici e psicologici associati a fattori di rischio. Informare è Prevenire. Prevedere tempi minimi che intercorrono da una partita a un’altra, potrebbe essere salutare per i giocatori patologici ed evitare eventuali indebitamenti delle famiglie.



Il Segretario Responsabile

Tindaro Giunta

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