Uilp: l'anziano deve essere tutelato per essere proiettato nel futuro

Oggi l’anziano vive un mondo diverso. È stato protagonista di tante battaglie.

Ha superato nel novecento le guerre, la solitudine, l’emigrazione. Grazie alle lotte l'anziano è riuscito a sopravvivere la grande guerra, a emanciparsi e a essere protagonista nel mondo. Oggi si è alzato il sole ”le soleil levant”; abbiamo il presidente della Repubblica, che è espressione della nostra guida e luce. Ci dà fiducia e sicurezza. Il sindacato rinnova agli anziani protagonisti di essere fiduciosi nelle voci visive delle competenze, della saggezza politica umile, della “scienza” e della “medicina” che non sono né suoni né cicale,  ma “uomini contemporanei” che lavorano e sono degni di essere “meritevoli” e da alcuni, ossessionati “sovranisti” della politica dell’Odio”, forse di avere il turpiloquio di “criticabili”. Loro hanno “le competenze”. Sono studiosi, ricercatori e formatori per salvare la nostra salute. Abbiamo, ormai, superato il buio elusivo di tante tappe che ha offuscato il nostro cervello. I filosofi della nuova “democrazia flessibile” chiedono “nuove aperture” alla vita della speranza possibile. La vita è guardare al mattino il nuovo spuntar dell’alba ed essere in questi giorni il contadino che solca la terra preparando un nuovo seminato o il pittore che dipinge su tela un mondo luminoso di speranze.

Il sindacato della Uil pensionati “Stu Appia Antica”, chiede di tutelare gli anziani, gli ammalati e chi ha subito e sta vivendo in questi giorni il panico del Covid 19. Occorre essere non solo come persona, ma anche politicamente vicini al presidente della Repubblica Mattarella che ha bacchettato Lagarde.

Sicuramente il rappresentante europeo ha commesso un errore, simile a chi vuole creare e contagiare noi sulla specificità della politica del diverso. L’anziano conosce l’odio e la sua fragilità; l’ha vissuta non solo lui purtroppo, ma anche i suoi antenati. Conoscere la storia è importante. La memoria è il vissuto e il popolo non la dimentica. Oggi siamo diversi. Abbiamo scoperto l’importanza di un virus che ha colpito il mondo globale e che tutti dobbiamo essere fratelli e solidali.   

La nostra vita, quindi, non è più quella di ieri, espressione dei muri, delle frontiere e del vuoto assoluto. Oggi abbiamo un modo di pensare la globalizzazione della prossimità. Non siamo più alieni del nostro vicino ma fratelli nella ricerca dell’unicità.

Oggi siamo più maturi. Siamo lungimiranti. Le nostre idee vedono il mondo attraverso le politiche di coesione, di equilibrio, di sussidiarietà e di prossimità, le cui positività del nostro senso di responsabilità sono manifestazioni di vita civile. Il mondo è sempre vicino a Noi. La Cina, ieri, ci ha fornito i tamponi. Per la donna anziana e la sua famiglia è stata una grazia divina ricevere un aiuto, forse, per il marito anziano o il figlio che ha subito il Covid 19.

Restiamo a casa; siamo più vicini a chi ci tutela. Chiediamo agli uomini di scienza e ai governanti di assisterci, ma anche Noi dobbiamo tutelarli, proteggerli e ringraziarli per quello che hanno fatto, prodotto e sostenuto con senso responsabilità e di civiltà mettendo prima le competenze per la salute del prossimo e poi quella della propria famiglia e della propria esistenza.       

La Uil pensionati di Brindisi “Stu Appia Antica” invita l’anziano a essere protagonista di sè stesso e di essere responsabile anche verso gli altri.

Pensare e rispettare le regole dettate dallo Stato, più che un obbligo, è un dovere. Questo decreto c’invita, però, a essere più vicini ai nostri figli e ai nipoti, i quali hanno bisogno del ricordo della memoria, che è presenza visiva sempre più positiva di un vissuto possibile che è in grado, potrebbe o è meglio che non accada. 

Il segretario della Uil pensionati “Stu Appia Antica”

Tindaro Giunta

Per offrirti il miglior servizio possibile questo sito utilizza cookies. Continuando la navigazione acconsenti al loro impiego in conformità della nostra Cookie Policy.