Coronavirus, Cobas: “a Francavilla una situazione peggiore rispetto al Perrino”
Il Sindacato Cobas continua a denunciare le disastrose situazioni venutasi a creare negli ospedali della Provincia di Brindisi,
delle residenze sanitarie, nelle case di cura.
Questa volta è il caso dell’ospedale Camberlingo di Francavilla Fontana dove siamo partiti dalla conoscenza del contagio di 2 sanitari, un ausiliario di Sanitaservice e un Oss della Asl.
Scavando abbiamo appreso che il contagio sembra aver colpito inoltre 1 infermiere in oncologia , 2 infermieri in chirurgia, qualche lavoratore della mensa.
Continuando a chiedere informazioni sullo stato di salute dei lavoratori raccogliamo il racconto di un ulteriore ausiliario di Sanitaservice contagiato che viveva con i genitori.
L’ausiliario di Sanitaservice ha avuto il padre morto di Coronavirus all’ospedale di Brindisi, la madre morta tre/quattro giorni dopo il padre.
Abbiamo riscontrato a Francavilla una situazione forse peggiore a quella del Perrino.
Nell’ospedale di Francavilla numerosi dipendenti hanno lavorato per intere settimane senza aver ricevuto in dotazione gli opportuni Dpi , mantenendo la stessa mascherina per tantissimi giorni non avendone ricevute altre.
In questi giorni i dipendenti Asl dopo aver già effettuato Il tampone stanno realizzando gli esami del sangue, mentre per i lavoratori ausiliari e pulitori di Sanitaservice di Francavilla niente .
Il Sindacato Cobas rivendica la immediata necessità che il tampone e altre analisi vengano effettuate su tutti i dipendenti compresi quelli che operano negli ospedali con le ditte appaltatrici.
Il diritto alla salute deve comprendere tutti i lavoratori.
Gli interventi a valle servono a ben poco se il sistema a monte non viene cambiato permettendo ulteriori contagi, questo è quello stiamo ripetendo da settimane.
Bisogna cambiare l’organizzazione del lavoro e dotare dei Dpi giusti tutti i lavoratori presenti negli ospedali.
Gli ospedali si confermano sempre di più come il luogo del contagio.
Comunicato Stampa Cobas
a firma di Roberto Aprile