Non c’è limite al delirio di onnipotenza di chi ha raggiunto l’obiettivo di gestire una Città e di chi lo sostiene.
Quale classe politica e quale onesto Amministratore può gioire di un fallimento dell’intero territorio?
Anziché cantare alla vittoria dovrebbero essere loro i primi soggetti tristi per una sconfitta, quella di dover essere costretti a fermare importanti attività produttive e cancellare 60 anni di STORIA industriale del Paese! Storia della quale noi Sindacato saremo sempre orgogliosi di aver supportato! A meno che la gioia e la contentezza sta nel fatto di aver letto, anche in malo modo, nel Report Preliminare di Arpa non ancora pubblicato sul sito dell’ente stesso, la probabilità di aver beccato un piccolo appiglio per giustificare un Ordinanza consapevolmente basata solo sulla presunzione e no su elementi oggettivi! Tant’è che vi è la necessità di ricorrere ai ripari, emanandone un’altra che annulla la precedente. Come se la giustizia si può fare sulle probabilità e sulle presunzioni, e…. poi speriamo che ci indovino!!!
Ci saranno tempi e modi per chiarire ogni accusa e spregevole considerazione espressa anche nei nostri confronti, ma adesso non è il momento di metterla in caciara, così come chi è abituato a fare, per raggiungere un po’ di notorietà. Ora è il tempo della Verità!
Una cosa è certa i numeri sono numeri e i dati sono inconfutabili, strano che un esimio ingegnere esperto in sistemi di innovazione per le aziende, quale dovrebbe essere il primo cittadino invece si ostina non a leggerli e ad analizzarli, bensì ad interpretarli e darne una visione tutta sua, non certificata dagli enti, non prevista dalle normative in materia di ambiente e soprattutto con il solo contradditorio di un eventuale quesito fatto da un giornalista, no da un esperto.
Chiare ed inequivocabili sono le dichiarazioni di Arpa circa quattro aspetti lampanti:
Arpa non parla affatto di emissioni odorigene, nonostante che in costanza dei fatti era presente in azienda per i prelievi ambientali, e motivazione per cui è stata emessa la prima Ordinanza di sospensione delle attività di esercizio dell’impianto di cracking;
Da nessuna parte Arpa dichiara di aver stabilito la fonte di emissione ne la natura della stessa, ne soprattutto che possano essere ricondotte a Versalis o al Petrolchimico;
Arpa si guarda bene, a differenza di altri, a dichiarare che i picchi di benzene rilevati da alcune centraline ambientali possano essere assimilabili a sforamenti dei valori limite di legge, ne tantomeno che possano eventualmente arrecare danno alla salute di alcuno;
Infine non vi è correlazione tra gli sforamenti in picco dei rilievi di benzene, di alcune centraline, per alcuni momenti, in alcuni giorni, e l’impatto che la direzione del vento ha avuto in quelle circostanze con la Torcia di Versalis, con l’impianto di Cracking e nel contesto con tutto il Petrolchimico.
Forse chi vuole davvero tutelare la Salute pubblica dovrebbe indirizzare meglio il proprio sguardo, magari facendosi spiegare da qualche tecnico come leggere i dati Arpa.
Ebbene chi vive di certezze non ha timori di confronti!
Già da quando scaldava gli scranni del consiglio comunale, in qualità di consigliere di minoranza, aberrando il partito che gli ha concesso di diventare Sindaco, in pieno rispetto della sua più grande dote, l’incoerenza, e successivamente appena raggiunta la sua elezione, l’ingegnere Rossi, da un lato ha sempre sbraitato e avversato le aziende del Petrolchimico, dall’altro ha sempre negato e si è sempre sottratto ad un confronto.
Forse le ragioni tecniche non possono essere confutate o interpretate ideologicamente?? Il Sindacato che nella tutela dei diritti dei lavoratori pone le proprie fondamenta e che si è sempre speso e battuto a sostegno del Lavoro, della Salute e della Tutela dell’Ambiente, chiedendo prima e sostenendo poi le Aziende durante la fase della riconversione di vari impianti obsoleti. Quel Sindacato che oggi il Sindaco e un movimento ambientale prima, politico poi, oggi denigra e sminuisce, nonostante egli stesso ha vantato di ricoprirne ruolo di rappresentanza aziendale e che gli è stato utile durante la propria campagna elettorale. Sempre per restare in tema di coerenza!!!
Infine, ci pareva strano l’assenza di una regia Regionale in questa vicenda, e così invece nel momento in cui forse i dati mettono al muro chi vuole interpretarli ecco che il nostro Governatore decide di venirgli in aiuto, in nome di una stretta collaborazione elettorale, noncuranti delle interlocuzioni locali, vittime dirette delle scelta del Sindaco, e cioè i Lavoratori ed i loro rappresentanti, non invitati al probabile Tavolo Regionale!?!
Ma dal momento che al peggio non c’è limite viene di fatto annullato, e di fatto sconfessato con una mancanza di rispetto Istituzionale inaudito, anche l’intervento della massima Autorità di Governo del Territorio, quello di Sua Eccellenza Prefetto di Brindisi, che si è impegnato a ricondurre ad una base di confronto sereno e tecnico la questione. Forse al Sindaco neanche questo va bene!!!
Il mondo insegna che le posizioni oltranziste non hanno mai prodotto buoni risultati, per nessuno, che le soluzioni si ricercano nelle interlocuzioni e nei confronti sul merito e no sull’ideologia, e soprattutto che non si discute con il cappio al collo, perché passata la gloria c’è sempre il disonore ad attendere chi sbaglia!!!
Brindisi, 27 maggio 2020