Indietro non si torna: gli ospiti di Restinco devono essere tutelati
Quanto sta accadendo al Centro di Restinco non rispetta le norme primarie a tutela del popolo degli immigrati
ospiti dei centri di accoglienza.
Il Ministero in questi giorni ha assunto una decisione che andrà ad incidere nel futuro di tutti gli ospiti di Restinco.
Ed infatti, questi ultimi, a seguito della decisione ministeriale, saranno trasferiti verso altri centri del Lazio poiché Brindisi diventerà un centro pre Covid.
Ciò che maggiormente rammarica rispetto alla decisione assunta dal Ministero è che questi uomini e donne, dopo tutti gli sforzi compiuti per una integrazione costruttiva, sia attraverso corsi di formazione, che contratti di lavoro, adesso perderanno ogni collegamento con la vita che si erano faticosamente ricostruita e dovranno ripartire ancora una volta da zero.
Quanto sta accadendo non tiene in dovuto conto le scelte compiute, è contrario alla Convenzione Internazionale sulla protezione dei diritti di tutti i lavoratori migranti e delle loro famiglie, sottoscritta dalle Nazioni Unite ne 1990 ed entrata in vigore nel 2003, e confligge con l’art 10 della Carta Costituzionale.
Pertanto, con la presente, nel comunicare che giovedì 16 luglio pv, nel primo pomeriggio, presso la sede della Prefettura di Brindisi, si terrà una manifestazione nella quale si richiederà la tutela degli ospiti del Centro, si confida nella possibilità che SE il Prefetto in tale ambito possa ricevere una delegazione al fine di individuare nuovi percorsi alternativi ad un trasferimento sicuramente traumatico, che avverrebbe in danno di uomini che hanno già vissuto l’angoscia di dover abbandonare tutto per guadagnarsi una nuova opportunità di vita.
Brindisi, 14.07.2020
Il Segretario Generale
Antonio Macchia