Cgil FLC: non cancellate l’inclusione (Fulvio Rubino)
Il concetto di inclusione nella scuola, concretizzatasi con la L.170/2010, nonché con le direttive sui BES del 2012
ed il decreto inclusione del 2017, ha in sé la lunga evoluzione del pensiero psico-socio-pedagogico, nonché metodologico, degli ultimi 50 anni, finalizzato alla partecipazione e al coinvolgimento di tutti gli studenti, "normodotati" e "diversamente abili", con l’obiettivo di valorizzare al meglio “la persona”, mettendo al centro della scuola il valore della diversità.
In questo contesto inclusivo, tutti i docenti sono inclusivi, e gli insegnanti di sostegno sono insegnanti di classe, per un reale processo di inclusione e non assistenti al diversamente abile. Essi, insieme agli altri, sono corresponsabili al progetto di inclusione degli alunni con bisogni educativi speciali (TUTTI) nella classe.
Gli ultimi provvedimenti normativi, dettati dalla emergenza epidemiologica, sembrano cancellare la lunga e complessa evoluzione dell’inclusione nella scuola italiana. Nello specifico, la sospensione delle attività didattiche in presenza ad eccezione di quelle con bisogni speciali, rischiano di far ri-diventare le scuole dei luoghi “differenziati”, riportandoci indietro nel tempo di diversi decenni (prima della L517/77), dove si concretizzava l’ESCLUSIONE e non l’inclusione.
A ciò si aggiunge il fatto che alcuni documenti del Ministero dell’Istruzione riportano frasi come “... legate alla necessità di gestione esclusiva degli alunni con disabilità loro affidati” che nei fatti devalorizzano la funzione dei docenti di sostegno riducendoli e collocandoli a un mero ruolo assistenziale.
Questo nuovo fermo potrebbe comportare un notevole danno agli alunni, sia alla loro crescita di studenti, aumentando le problematiche già createsi con il precedente lockdown, sia all'accrescimento del divario già presente con i coetanei quando si potrà tornare a scuola.
Siamo, quindi, a chiedere ai Dirigenti Scolastici, nonché a tutti gli attori della scuola e gli organi collegiali, di non farsi interpreti della cancellazione con un colpo di spugna, in virtù di una emergenza, innanzitutto del “pensiero” e poi dell’avanzata normativa sull’inclusione: per favore, adottate organizzazioni funzionali e flessibili previste dal DPR 275/99, tali che realizzino nell'inclusione vera, il diritto allo studio, e non semplice assistenzialismo che emarginerebbe sia gli alunni che i docenti.
Tutto nella consapevolezza che ciò che si va a definire in questo periodo è un "accomodamento ragionevole" (come, per esempio, il dover prevedere la presenza di un piccolo gruppo di compagni per garantire le condizioni di reale inclusione) alla luce dell'art.24 della Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità.
FLC CGIL Brindisi
Fulvio Rubino