Uila Puglia, “Lavoratori agricoli traditi anche dal Governo Draghi”

Buongiorno: “Pronti a far sentire la voce dei 172mila braccianti pugliesi”

“Nessuna risposta dal Governo Draghi ai lavoratori agricoli: con un Decreto-fotocopia si è persa un’altra occasione per dare riscontri alle istanze dei 172mila lavoratori agricoli pugliesi. Resta la forte sensazione che si stia operando una grave ingiustizia nei confronti di una categoria tra le più fragili e vessate (da calamità naturali, batteriosi pandemiche ed emergenze sanitarie). Dare un contributo a tutti i lavoratori stagionali (compresi autonomi e titolari di partita iva) e lasciare sospesi  solo i  lavoratori agricoli significa fomentare un clima di tensione sociale che non giova ad alcuno”. Così il Segretario Generale della Uila Puglia, Pietro Buongiorno, commenta il primo provvedimento del premier Draghi: “La delusione è tanta e scaturisce dal fatto che il Governo ha, di fatto, ignorato un’intera categoria che meritava una presa di posizione chiara da parte dell’Esecutivo. Chiedevamo risposte in merito all’interpretazione di una norma che, così com’era scritta, lasciava pericolosi vuoti interpretativi che hanno, poi, causato la reiezione da parte dell’INPS delle domande presentate per la fruizione dell’indennità omnicomprensiva (prevista dal Decreto Agosto e dal Decreto Ristori) da parte dei lavoratori agricoli stagionali. Un’occasione sprecata, evidentemente, perché il legislatore si è limitato ad un pericoloso copia e incolla che congela i diritti di migliaia di persone. Pochi giorni fa abbiamo pubblicamente annunciato l’avvio di ricorsi giudiziari pilota contro l’Inps per la reiezione delle domande per l’indennità omnicomprensiva prevista dai DL sopra citati, perché riteniamo che gli stagionali agricoli siano in possesso dei requisiti di accesso al bonus, al pari degli stagionali occupati negli altri comparti diversi dal turismo. Come organizzazione dei lavoratori agricoli ed agroalimentari metteremo in atto tutte le azioni volte a tutelare i diritti di migliaia di persone che, in piena pandemia, hanno messo a repentaglio la propria vita per fornire cibo sulle tavole degli italiani.

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