Uilp, Stu: una politica miope che danneggia gli anziani del territorio.
L’Italia sta vivendo una crisi, la cui caduta ha inciso prima sulla classe operaia e poi sulla società nella sua globalità.
Sembra di trovarsi alle soglie della crisi del mondo greco nel lontano V secolo a. c., che ha indotto i cittadini a fare delle scelte nel mutamento dinamico sociale e politico del Paese. In Italia la crisi è stata strutturale, le cui vicende nella sua complessità economiche e finanziarie hanno offerto l’opportunità di trasformare la democrazia da parlamentare in una democrazia con un leader. Il cui concetto è in un rapporto più diretto tra il cittadino e la politica. Oggi il presidente del Consiglio Mario Draghi chiede al cittadino, responsabilità verso l’uscita dalla pandemia e rilanciare verso una crescita sostenibile del Paese. Si tratta, secondo la Uil pensionati Stu Appia BR, di lavorare insieme, di “ricostruire e ricostruire meglio” il Paese coinvolgendo attivamente le giovani generazioni. È un desiderio che non poggia su alchimie politiche, ma sul desiderio di rinascere, capace di realizzare scelte a beneficio di tutti. Un ruolo, quindi, più incisivo per rafforzare la nostra democrazia. La Uil nazionale di Carmelo Barbagallo chiedeva, in anni non sospetti, di “Ripartire per Ricostruire insieme” il Paese. La domanda è verso un patto sociale che sia pilastro di protezione sociale e inclusione e che eviti i rischi di un’ecatombe. Oggi è un desiderio che tutti vogliamo in un momento, la cui diffusione del virus, a causa della pandemia, ha ridotto l’aspettativa di vita fino a 4 – 5 anni nelle zone di maggior contagio e in un anno e mezzo –due in meno per tutta la popolazione italiana: “un calo simile non si registrava in Italia dai tempi delle due guerre mondiali”. Si aggravata la povertà. L’incidenza dei “nuovi poveri” passa dal 31% al 45%. Tra i nuovi poveri aumenta il peso delle famiglie con minori, delle donne, dei giovani. L’occupazione, nel 2020, è scesa di 444 mila unità. Il numero totale di ore di Cassa integrazione per emergenza sanitaria dal primo aprile al 31 dicembre dello scorso anno supera i 4 miliardi. Gravi e con pochi precedenti storici sono gli effetti sulla disuguaglianza: nel primo semestre del 2020, secondo una recente stima, di 4 punti percentuali, rispetto al 34,8% del 2029. La diffusione del Covid ha provocato ferite profonde nelle nostre comunità. Sul piano industriale a Brindisi la caduta dell’occupazione ha provocato un’emigrazione di giovani, quasi di massa, in regioni diverse del Nord e molti all’estero. Per Brindisi si chiede un aumento dell’occupazione e sviluppo delle capacità attrattive per gli investimenti. Brindisi è un territorio che ha vocazione industriale. Ha un porto, un aeroporto, Eni, Enel, Petrolchimico Versalis, Edison, industrie conserviere, una cittadella della ricerca. Non ci si rende conto del perché la politica territoriale viva nell’assoluta miopia? È necessario lenire l’assistenzialismo per rendere accessibile un sistema Paese che rappresenti opportunità per un futuro prossimo della città, più ambizioso nel coltivare, proteggere e rafforzare il cittadino brindisino, che oggi ragiona nell’ottica dello sviluppo della Zes, dell’individuazione di una zona franca doganale interclusa. Sono semplici “boccate d’aria”, nei confronti di una programmazione di una provincia che vuole essere visionaria e sognare un futuro non più a rischio sociale.
Sul piano sanitario La Uil pensionati STU APPIA BR chiede una riforma della sanità per ridisegnare la sanità territoriale, realizzante una forte rete di servizi di base (case della comunità, ospedali di comunità, centri di prossimità contro la povertà sanitaria). Un grido d’allarme è lanciato dagli anziani, dagli ammalati e dalle donne malate di cancro in tutta la provincia di Brindisi, che non vogliono essere considerati di serie B. La necessità è d’investire maggiormente sulla medicina del territorio, sulle cure primarie, sulla medicina generale, mediante il supporto di risorse umane e tecnologiche, atte a sostenere la sua azione di prevenzione, attraverso una grande attenzione nei confronti dell’assistenza, della persona non autosufficiente e il rafforzamento dell’offerta sociosanitaria. I temi sono rivolti in particolare, alla richiesta di una riforma della sanità, di un nuovo modello organizzativo del sistema delle RSA; RSSA e delle politiche verso le persone anziane sole e non autosufficienti che intendono restare il più a lungo possibile nella propria casa. Spiace insistere, ma per la Uil pensionati Stu Appia BR è fondamentale un confronto e un dialogo partecipativo e condiviso, che siano spiraglio di luce verso una democrazia serena e costruttiva, che restituisca informazioni e comunicazioni responsabili.
Il segretario responsabile Tindaro Giunta