Sanità, nuova protesta FP Cgil: “internalizzare e salvare i livelli occupazionali”
“Internalizzazione e salvaguardia dei livelli occupazionali” è l’oggetto di una lettera aperta inviata da Antonio Macchia, Segretario Generale della CGIL FP al Direttore Generale ASL BR e, per conoscenza, all’Assessore alle Politiche della Salute ed al Segretario Generale FP Regione Puglia.
Di seguito ne riportiamo integralmente il testo:
Dalle notizie pervenute, la Regione Puglia intende proporre un progetto di Legge per la stabilizzazione del personale precario, anche ai dipendenti di società in house. Finalmente si intende porre fine alla esternalizzazione dei servizi, che, almeno nella nostra realtà, ha dato risultati estremamente negativi. Tale processo, però, impone la soluzione di criticità estremamente complesse, in quanto comporta con la riorganizzazione dei servizi anche il problema della utilizzazione del personale impiegato per tanti anni, che si è formato all’interno dell’azienda e che ha raggiunto livelli di professionalità cui sarebbe estremamente negativo rinunciare.
Non è accettabile, infatti, che, per “strane situazioni” e solo a Brindisi, non si stabilizzi il personale precario esistente all’interno delle società in house, quali i lavoratori del data entry e dello screening, oppure che non si comprenda nel processo di internalizzazione del servizio CUP una parte del personale, che ha l’unica colpa di essere stato tenuto in una situazione di precarietà lavorativa assoluta.
Deve aggiungersi che in alcuni segmenti operativi i Lavoratori sono stati – il più delle volte – oggetto di puro sfruttamento da parte di qualche società appaltatrici o affidatarie, dato che sostanzialmente il contratto d’appalto prevedeva la sola messa a disposizione dei Lavoratori, in alcuni casi persino reclutati attraverso le società di somministrazione, senza che la società appaltatrice e/o affidataria del servizio fornisse un qualsiasi supporto tecnico o potesse subire il rischio d’impresa, essendo il compenso rapportato al numero ed alla qualifica delle persone impiegate e l’utile d’impresa realizzato sui risparmi ottenuti nel limitare i costi del lavoro.
Stante questi presupposti, l’unica decisione possibile – vantaggiosa per l’Azienda e momento di giustizia per i lavoratori – non può che essere quella di stabilizzare tutto il personale già internalizzato e da internalizzare attraverso il sistema già sperimentato in un recente passato dalla regione Puglia e che ora potrebbe replicare. Questa è la soluzione che la Funzione Pubblica CGIL ritiene possibile e per la quale si batterà in tutte le sedi.
Per il momento, si comunica la manifestazione di protesta dei lavoratori interessati, per il giorno 31 luglio ’14, dalle ore 16,30 in poi, presso la sede amministrativa della ASL BR, sita in via Napoli, 8 Brindisi, avente il seguente obiettivo: definire al più presto il processo di internalizzazione dei servizi sanitari e la salvaguardia di tutti i livelli occupazionali.
Resta inteso che in mancanza di risposte positive, la protesta continuerà ad oltranza!!!! Distinti saluti.