Cgil: richiesta chiarimenti - vertenza GRS srl
Siamo allarmati, unitamente ai lavoratori della RSA “Don Lombardo”, in merito alle affermazioni rese dal dott. Benegiamo
nell’intervista del 4/7/ u.s., da cui sembrerebbe di capire che la stessa struttura dovrebbe cessare l’attività martedì prossimo ovvero domani.
Ora, nella speranza che si sia trattato di un mero equivoco, vale la pena comunque fare chiarezza per eludere ulteriori fibrillazioni tra gli ospiti della RSA (compresi i loro familiari) ed il personale in servizio.
È opportuno, quindi, ribadire quanto segue:
- Gli ospiti della RSA sono persone anziane non autosufficienti, fragili e facilmente vulnerabili soprattutto in questa fase emergenziale dovuta alla pandemia da Covid – 19;
- I punti di riflessione, pertanto, da cui si dovrebbero determinare i comportamenti consequenziali, in termini di risposta esaustiva alla complessità di una pluralità di elementi critici, devono contemperare il rispetto delle leggi, senza sottovalutare tuttavia il rischio concreto che si possano ledere i diritti degli anziani, in quanto individui che hanno volontariamente deciso il proprio ingresso in tale struttura, ovvero esercitando il diritto di scelta. Dunque, si pone anche un problema “de facto” Etico/Giuridico sulla tutela delle persone anziane residenti ad oggi all’interno della struttura anche nel rispetto della loro autonomia in termini di consenso a dimissioni provocate da questo “luogo di vita” i cui effetti potrebbero provocare gravi ripercussioni sulla vita degli ospiti;
- La valutazione della fragilità di questi anziani intesa come maggior vulnerabilità è legata all’emergenza sanitaria in atto che si configura come un grave potenziale evento avverso: non è pleonastico sottolineare che la struttura in argomento risulta essere ancora COVID FREE e cioè non si sono rilevati situazioni di contagio a differenza di tante altre RSA grazie al grande lavoro e alla professionalità dei Lavoratori in servizio che hanno saputo mettere in campo una virtuosa attività di prevenzione;
- Lavoratori in servizio che hanno custodito la stessa struttura facendola diventare “un luogo sicuro per l’assistenza” elaborando - come già detto – buone pratiche assistenziali e benessere organizzativo, per gli ospiti ed i parenti degli stessi che hanno avuto già modo di esprimere a mezzo stampa “ fiducia e apprezzamento per la cura e i servizi eccellenti…” presenti in struttura. Da ultimo, non certo per importanza, occorre riconoscere ai lavoratori addetti che in questi mesi hanno dimostrato una straordinaria abnegazione e responsabilità al lavoro svolto nonostante il mancato riconoscimento degli stipendi e, quindi, la dovuta remunerazione. In sostanza, hanno anteposto il bene collettivo degli ospiti fragili, non autosufficienti, rispetto ai loro diritti inalienabili, nella convinzione che una loro eventuale defezione collettiva avrebbe potuto avere esiti nefasti nei confronti degli ospiti.
In definitiva, la CGIL ritiene che occorra aspettare le decisione che il Tribunale Fallimentare intenderà adottare in merito al pronunciamento che si determinerà, ma nelle more non possono essere adottate iniziative pregiudizievoli per LA SALUTE DEGLI OSPITI ED I DIRITTI DEI LAVORATORI.
Pertanto, chiediamo di mantenere ed eventualmente di prorogare oltre il giorno 15 c.m. l’esercizio provvisorio sino alla decisione della Sezione Fallimentare di Brindisi per non vanificare tutti gli sforzi compiuti dalle parti in causa, diversamente non se ne capirebbe il motivo della eventuale imminente chiusura della RSA “Don Lombardo”, anche perché l’obiettivo unico della CGIL è la tutela degli ospiti e dei Lavoratori
Confidiamo nel buon senso, in attesa di un cortese riscontro.
Distinti saluti.
F.to:
dip. MdL e UVL Il Segretario Generale CGIL
- Nocco A. Macchia
Lettera inviata a;
- Spett.le Società
GRS srl
Curatore Fallimentare
Dott. Benegiamo Antonio
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e, p. c. S.E. signora Prefetta
Dott.ssa Carolina Bellantoni
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Al Signor Sindaco
Del Comune di
Sandonaci (BR)
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Agli organi di stampa