Uilp: clima autunnale incandescente nelle previsioni.
“Intervenire sulle pensioni, fare una legge sulla non autosufficienza e chiedere un’offerta per la ricerca in modo dignitoso non dovrebbe essere dal punto di vista politico, un gesto di disperazione, ma il segnale di un governo etico oppure giunto al capolinea”.
Il criterio è di concentrarsi sulle evasioni fiscali più gravi; le quali oltre al danno erariale, provocano distorsioni alla libera concorrenza e danneggiano i contribuenti in regola con il Fisco. Ben 4 aziende su 5 (ovvero su 122.000 imprese 99186, l’81,3% delle Micro, Piccole e Medie Imprese) non riescono a rispettare i termini di legge previsti per il versamento di tasse e contributi previdenziali all’Amministrazione dello Stato. Di fronte a tali difficoltà, Equitalia notificherà per gli incapienti dal 2015, le cartelle esattoriali allegando dei piani di rateazione precompilati.
Il problema è nella rateizzazione del debito che provocherà con sé l’inevitabile versamento degli interessi (il tutto sarà a discrezione del contribuente se potrà pagare il debito in un’unica soluzione o aderire al piano di rateazione senza necessità di recarsi allo sportello per eseguire la richiesta di rateo). La soluzione non potrebbe essere, di certo, in quello dei vip, che si sono sottoposti, in questi giorni estivi, a docce gelate (Ice bucce challenge). Sciocchezze. Credo che sia più dignitoso, per la ricerca contro la SLA-sclerosi laterale amiotrofica, nel chiedere un’offerta senza fare tanto rumore. Il diritto di vivere è la vita che va oltre il diritto. La necessità è nel diritto e nell’obbligo etico di dare assistenza continua all’ammalato, che non è in grado di compiere nemmeno i più semplici atti quotidiani della vita come: il vestirsi, lavarsi, mangiare, bere, soddisfare le proprie necessità fisiologiche, ecc.
In questi giorni si parla molto di riforme. Con il governo Renzi queste sono partite. Qualcosa in passato è stato fatto di buono e ha visto convergere il plauso di molti Stati cosi com’è accaduto nella riforma sanitaria nazionale decisa nel 1978 e partita nel 1980. L’Italia chiede eccellenze di valore nel cambiamento; priorità dipendente da che cosa si lascia e da che cosa al suo posto si adotta. Un settore assai bisognoso di migliore gestione è quello del territorio e nel Mezzogiorno, in particolare, quello del territorio urbano impedendo nuove edificazioni nei centri storici e concentrando il settore industriale in un’area separata. Un atro punto è il trattamento economico senza confronti di circa 170 mila dirigenti del settore pubblico centrale e pubblico, che raggiungono salari fino a quasi 200 mila euro, come la magistratura e la truppa dei superburocratici. Abbiamo un’Italia che fotografa una forbice molto larga; quella con un salario molto corposo, quella dei giovani e adulti disoccupati, degli esodati e quella dei pensionati, di cui quest’ultimi prendono meno di mille euro al mese.
La Uil pensionati territoriale di Brindisi sostiene a chiare lettere “Stop ai Tagli sugli assegni” da pensione. Il sindacato dei pensionati preannuncia un “clima autunnale incandescente” se il governo dovesse ancora mettere le mani sugli assegni pensionistici. È finita l’epoca della macelleria sociale. Le “lacrime della Fornero” si sono riversate sui cittadini pensionati. La Uil ribadisce ancora una volta, ai ministri che i pensionati hanno lavorato una vita facendo sacrifici a volte drammatici. Secondo il sindacato territoriale occorre dare supporto fiscale a ciò che il territorio ha. Un sostegno all’Agricoltura e all’Edilizia sono fondamentali per Brindisi e provincia. Dare un aiuto ai giovani sull’acquisto della prima casa, a destinazione abitativa, potrebbe essere un’idea indicativa in periodo di crisi. Ricordiamo inoltre, per chi fosse interessato, che l’acquisto di prima casa nuova direttamente dal costruttore gode già di tassazione agevolata. Questa detassazione vuole rilanciare il settore Edile sia per smaltire l’invenduto sia il mercato degli affitti. Bisogna fare un salto culturale, l’Idea è di pensare a un connubio Territorio/Banche/imprese per rilanciare il lavoro. I dati in economia, come si è visto in questo periodo estivo, sono contrastanti e non giocano le previsioni a favore dei cittadini. Il commercio italiano continua a soffrire. Le vendite al dettaglio registrano una crescita zero. Le misure economiche sono prioritarie, ma un Paese non può sottostare ai vari emissari europei; non c’è ragione in un paese libero e in Unione, subire le ripercussioni della BCE e della Germania. Non è accettabile, da parte dell’Italia, un cedimento di sovranità. È necessario, invece, risolvere gli squilibri commerciali tra i diversi Paesi dell’Ue. La Germania ha un surplus della bilancia dei pagamenti pari a circa il 7% del suo Pil: esporta tanto e importa poco. Questa sproporzione incide sui nostri equilibri commerciali e sulle nostre piccole e medie imprese. Esse chiedono incentivi per la promozione socio-lavorativa che siano in grado di conciliare la tutela del benessere alla piena occupazione e di dare alle nostre imprese, che non riescono a misurarsi in prodotti competitivi di qualità e di quantità, un approccio di respiro internazionale.
Il segretario responsabile
Tindaro Giunta