Uilp: una legge quadro per le persone non autosufficienti è esigibile
È inaccettabile aver letto nella legge di bilancio 2022 la scomparsa dei Livelli essenziali per la non autosufficienza.
La sua mancanza nella scrittura fa parte di un pensiero debole, che annulla la sua specificità sostitutiva nei commi dal 162 al 168. La nostra richiesta è nella necessità voluta di una Legge Quadro per le persone non autosufficienti, la quale chiede interventi domiciliari tra la popolazione colpita sulla base della copertura, intensità e durata sia per gli ammalati che per le famiglie che accudiscono. La ragione è nel dare assistenza e previdenza.
Noi sappiamo che la non autosufficienza pone condizioni di lungo periodo nella durata degli interventi e necessità che richiedono un sostegno intenso e continuo di operatività.
Papa Francesco nel suo ultimo libro, apparso nelle librerie in questi giorni, sintetizza l’accoglienza in poche regole sul desiderio di come poter condurre “una buona vita”, ed essere fonte per “il desiderio di vivere appieno e sperimentare …. Mantenimento di buona salute e all’accesso all’assistenza ….”.
Il desiderio di una buona vita, quindi, non può focalizzarsi nella riflessione debole di una politica miope. L’input potrebbe essere in un Nuovo Patto per la salute: incipit di base, secondo la Uil pensionati Stu Appia, per un Invecchiamento attivo in buona salute e per rendere operativi e accessibili gli interventi di assistenza a domicilio.
La realtà della persona che vive la non autosufficienza, pone la necessità di “una gamma d’interventi … non estemporanei”, ma “permanenti”.
L’urgenza chiede risposte in una logica socio-assistenziale inclusiva che possa essere di “servizio per gli anziani non autosufficienti “, ma anche una risorsa per le famiglie.
Su questo tema la Uil pensionati Stu Appia si domanda, dove e quali sono le buone intenzioni del Governo sui Leps (livelli essenziali delle prestazioni sociali per le persone non autosufficienti)?
Il nostro richiamo fa riferimento all’art, 43 della Commissione “Turco”, presentato al Ministero del lavoro e delle politiche sociali, avente per titolo proprio “Livelli essenziali delle prestazioni sociali per la non autosufficienza”.
La non presenza sul bilancio è forse dovuto e, quindi, intenzionale nel prevedere un decreto futuro da definire negli obiettivi di servizio?
O forse l’attesa era prescrittibile nell’individuare la definizione di una Legge quadro in altri ambiti del sociale diverso dalla non autosufficienza?
Ci chiediamo, dunque, che cosa rimane agli anziani non autosufficienti? Oppure si devono accontentare soltanto di risorse e non di una Legge. Sulla sicurezza il nostro segretario Pierpaolo Bombardieri suggerisce alla cultura della politica che il “Casco, Non Basta”
Il segretario dei pensionati Carmelo Barbagallo continua a ripetere che “i decreti non bastano”. Non bisogna fare “orecchio da mercante” nei tavoli di confronto, ma l’esigenza è in una “Legge quadro sulla non autosufficienza” e che, da molti anni, è richiesta, serve ed è voluta dalle parti sociali.
La Legge 234/2021 non può essere sostitutiva ed esaustiva per Legge Quadro sulla non autosufficienza. Per la Uil Pensionati Stu Appia la valutazione è che occorre una legge di riferimento.
La Legge di Bilancio 2022 garantisce solo risorse e attività di stanziamento oggi 100 milioni e forse indicativi dal 2025 di un importo di 300 milioni. Queste risorse per noi sono da considerare un “casco” da apprezzare nell’immediato, però non solo esaustive e garanzia per i Comuni/Ambiti territoriali sociali da poter essere di tutela, di prossimità e di “riconoscimento sostanziale e formale verso i Livelli essenziali per la non autosufficienza”.
Oggi vi è la possibilità per attivare interventi concreti e riformatori tra le politiche sociali e sanitarie.
A tal proposito la pandemia fa, in un certo senso, da acceleratore per ottenere una Legge quadro in favore delle persone con disabilità e delle loro famiglie. Ora si chiede al Governo d’investire le risorse fornite dai fondi europei previsti nell’ambito del programma “Next Generation Eu”, che tra i sei assi d’intervento atteso (digitalizzazione, transizione, ecologica, mobilità sostenibile, istruzione, inclusione e salute), gli ultimi tre, in particolare, interessano la dimensione delle disabilità e delle loro famiglie.
In sostanza la nostra proposta è in un Nuovo Patto per la salute che possa essere inclusiva per costituire una “Legge Quadro per le persone non autosufficienti”.
Il raggiungimento dell’obiettivo potrebbe essere indicativo a rimuovere le forme sostanziali d’inciviltà persistenti sulle disuguaglianze e sulle discriminazioni che colpiscono le disabilità e le fragilità di milioni di persone.
La fiducia è esigibile nelle buone pratiche, la possa servire a una forma di “Buona vita” in salute e non di privazione com’è accaduto con il Covid -19, che ha sacrificato le persone fragili di diritti fondamentali spettanti nel subire “un carico sproporzionato di problemi rispetto agli altri diritti” (Helena Dalli.)
Nel dare un buon “Sguardo alla vita in futuro”, auguriamo a tutti un Buon Anno in salute.
Il segretario
Tindaro Giunta