Pnrr, Almiento (Spi Cgil): “Puntare anche sui beni confiscati per creare servizi e buona occupazione”
Puntare anche sul riutilizzo e la restituzione dei beni confiscati alle mafie per creare servizi al cittadino e buona occupazione.
E’ la proposta avanzata dallo Spi Cgil nel corso della riunione per la presentazione del «Modello Brindisi per il benessere sociale diffuso», presentato nei giorni scorsi nel Salone di rappresentanza della Provincia di Brindisi dagli Ambiti Territoriali Sociali. L’Amministrazione Provinciale coordinerà le manifestazioni di interesse sul primo riparto dei fondi di circa 8,6 milioni del PNRR.
E proprio per quanto riguarda le «missioni» 5 e 6 del Piano nazionale di ripresa e resilienza lo Spi Cgil – convocato al tavolo come richiesto dai sindacati confederali e di categoria – nell’ambito della riunione, ha presentato, tra le altre, anche la proposta di attenzionare l’avviso pubblico del Ministero per il Sud e la coesione territoriale ( prorogato al 31 Marzo 2022) che mette a disposizione 250 milioni del PNRR per il recupero e la restituzione alla collettività di questi spazi sottratti alla criminalità organizzata – e in provincia ce ne sono molti -, in modo da creare iniziative volte non solo ad offrire nuovi servizi con risvolti sociali, ma anche alla creazione di lavoro buono, soprattutto per i giovani e per persone svantaggiate, finalità che non va sottovalutata. Un esempio è quello della presentazione alla cittadinanza, sabato scorso, del locale in via Remo che l’Amministrazione comunale di Brindisi sta candidando con un progetto di riutilizzo come Market solidale.
Tutto il Sindacato Confederale è interessato a che non si perda nessuna delle opportunità offerte dai finanziamenti del Pnrr e per questo motivo ha espresso apprezzamento per l’avvio di un tavolo di confronto con gli Ambiti in relazione ai progetti che partecipano al Piano nazionale di ripresa e resilienza. E’ favorevole all’attivazione di una cabina di regia provinciale, perché riprende l’orientamento contenuto nella legge 328 del 2000 che avviava il processo della programmazione partecipata dei piani sociali di zona. La Provincia, prima della scellerata riforma Del Rio, svolgeva un ruolo di coordinamento che oggi è importante ritrovare per governare la massa di progetti che si intendono ammettere a finanziamento riguardo le linee d’indirizzo delle «missioni» 5 e 6 del PNRR. Lavorare insieme presentando progetti di sovra-ambito, o inter-ambito, può essere la strategia vincente per cogliere ogni opportunità offerta dalle risorse messe a disposizione.
Il Sindacato ha esortato quindi a fare presto a confrontarsi nel merito dei progetti per dare fattivamente il proprio contributo, nell’ottica di creare lavoro pubblico dignitoso e stabile, e dare risposte con servizi essenziali di qualità, a partire dai programmi sull’ assistenza domiciliare e di altri servizi volti a colmare le fragilità di anziani, fasce deboli e disagiate, e a costruire una rete integrata di servizi socio-assistenziali e socio-sanitari. E’ per questo che le Organizzazioni Sindacali attendono di essere convocati anche dalla nuova direzione dell’ASL . Così come diventa essenziale il confronto con tutti i Comuni per capire quali progetti si stanno predisponendo per le altre misure del PNRR. La sfida è infatti quella di portare benefici alla popolazione determinando al contempo quel cambiamento necessario per uno sviluppo ecosostenibile e solidale.
Michela Almiento
Segretaria Generale
SPI Cgil Brindisi