Uil: Pericoli dipendenze e mancanza di lavoro, quali politiche giovanili per Brindisi?
Dalle «challenge» - sfide lanciate sul web in cui si invitano altri ragazzi a compiere gesti pericolosi
per mostrarli sui social – ai videogame, agli adescamenti online: sono molti e diversi gli usi impropri e pericolosi di Internet dei nostri giovani. Fenomeni nuovi, con strumenti e modalità nuove che si aggiungono alle intramontabili trappole e pericoli giovanili come fumo, alcool, droga, violenza fino a degenerare in casi e gesti estremi. Si tratta di fenomeni tristemente in crescita anche nel nostro territorio, a Brindisi, con numeri preoccupanti. Un mondo che rimane troppo spesso «parallelo» a quello della vita produttiva degli adulti salvo poi gridare allo scandalo e non sapere cosa fare davanti ad episodi eclatanti.
Lontani da ogni moralismo ci concentriamo sulla condizione dei giovani del nostro territorio perché come «Sindacato delle persone» siamo consapevoli che il domani del lavoro e della società brindisina nel suo insieme è legato a doppio filo al loro destino. Gli adolescenti delle «challenge» di oggi saranno i giovani NEET - che non lavorano, non studiano e non sono in formazione - in cerca di futuro domani. Giovani e giovanissimi che spesso hanno perso la bussola del proprio orientamento personale e che quasi mai trovano nei Sevizi pubblici quelle risposte alle loro domande.
Le Politiche Giovanili sono spesso al centro delle campagne elettorali ad ogni livello: dalle Comunali alle Politiche nazionali fino alle Europee. Tutti sembrano avere come priorità i giovani e la condizione giovanile salvo poi scomparire dai radar dell’azione di governo e dallo stanziamento concreto di risorse economiche. Centri giovanili, Informagiovani, programmi di scambio, formazione, avviamento al lavoro sembrano temi totalmente marginali nelle agende politiche. Eppure le risorse de fondi europei a riguardo sono ingenti: si pensi, fra tutti, al nome ed alla direzione data al fondo Next Generation EU (Prossima Generazione europea) ma spesso manca la capacità «locale» di progettazione e di visione per intercettare tali risorse e trasformarle in opportunità per il territorio.
Non può essere un solo Comune o un singolo Sindacato o una singola Scuola a fare la differenza in una sfida epocale e generazionale come questa: è necessario raccordare i diversi interventi perché si riesca a dare una alternativa «di senso» e di «concreta proposta» ai nostri giovani. La sfida coinvolge in modo importante ogni attore sociale, ad ogni livello istituzionale.
Per queste ragioni, anche sul tema dei giovani al pari di altre vertenze fondamentali per il territorio, la UIL di Brindisi chiede gli attori sociali ed in particolare a tutti i candidati, di ogni schieramento, della Città di Brindisi di #ProgrammareOltreEmergenze per i nostri giovani, insieme.
Brindisi, 10 marzo 2023
Il Coordinatore Provinciale UIL Brindisi
Fabrizio Caliolo