Uil: vertenza Lyondell Basell Brindisi non è terra di conquista o di servizio per alcuno

Lunghi e duri anni di lotte sindacali hanno portato alla «Concertazione»:

il Datore di Lavoro non decide senza confronto la chiusura o la sospensione di una attività ma coinvolge i rappresentanti dei Lavoratori, i Sindacati, per condividere un percorso comune. Non fa bene a nessuno l’improvvisa perdita di lavoro e professionalità. Questo metodo, oramai prassi di civiltà in tutti i Paesi avanzati, è stato tradito in queste ore da Lyondell Basell a Brindisi.

L’annuncio dell’Azienda lascia sgomenti, oltre che per il grave attentato al Lavoro in Terra di Brindisi, anche per il metodo con il quale è stato scientemente portato avanti: in maniera studiata, in concomitanza con importanti appuntamenti ed incontri nazionali e senza passare in alcun modo dal territorio, dalla base, dai lavoratori. Questo rende ancora più indigesta ed inaccettabile, come già espresso dai Sindacati di categoria in modo unitario, l’ipotesi che circa cinquanta famiglie brindisine si possano trovare senza dignità, futuro e sostentamento economico dall’oggi al domani. Soprattutto in un territorio come Brindisi in forte trasformazione nel quale l’Industria ed il suo indotto detengono una parte fondamentale, decisiva, dell’economia cittadina e del circondario.

Occorre urgentemente invertire la rotta: attorno all’impianto ed al prodotto di Basell vi è una catena di altre lavorazioni e commesse in diversi importanti impianti nella stessa Brindisi che rischiano di subire a loro volta tagli e riduzioni. Ciò si unisce ad ulteriori importanti vertenze in altri settori industriali che il nostro Sindacato ben conosce in quanto segue in maniera costante e ravvicinata. Uno scenario da scongiurare con ogni mezzo.

La questione è cruciale e complessa e richiede l’immediato intervento del Governo nazionale, intervento che la UIL di Brindisi rivendica a gran voce e con urgenza. Ai decisori nazionali devono arrivare forti le voci del Sindacato, delle Istituzioni Locali, del mondo imprenditoriale locale perché Brindisi non sia considerata una terra da utilizzare ed abbandonare a seconda della convenienza economica di mercato o finanziaria del momento, come giustificato da Basell in queste ore.

Brindisi non è una terra di conquista o di «servizio» solo finché rimane utile ad altri disegni sovranazionali. Brindisi è l’insieme della dignità dei suoi lavoratori che con il sostegno del Sindacato metteranno in campo ogni azione utile a scongiurare un simile scenario.

Il Coordinatore Provinciale

         Fabrizio Caliolo

 

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