Inps conferma il pagamento pensioni.
La Uil pensionati di Brindisi informa i cittadini che l’Inps con il messaggio 3519/2015, ha confermato il pagamento delle pensioni, previsto dal decreto legge 65/2015, al primo giugno anche con effetto operativo.
Il messaggio precisa che la trasmissione “ordini di pagamento” è ancora separata per gli assegni Inps, Inpdap, Enpals; solo successivamente, sicuramente nel mese di luglio, verrà unificato in un’unica disposizione, il pagamento degli assegni per chi risiede all’estero e per i titolari referenti alle gestioni private, pubbliche, sport e spettacoli.
Dal primo agosto saranno versati a 3.7 milioni pensionati, una parte degli assegni per una somma complessiva di 2,18 miliardi di euro. Sarà una parte del dovuto per chi tre anni fa, si è visto bloccare gli assegni mensili dell’adeguamento ai costi della vita.
La sentenza della Corte Costituzionale del 30 aprile ha definito infatti, incostituzionale il blocco della perequazione delle pensioni, un vincolo illegittimo, imposto dalla legge Fornero nel 2011 a tutti gli ex lavoratori con pensioni superiori a tre volte la minima, cioè più di 1500 euro.
Il rimborso, annunciato dal Governo Renzi dopo la sentenza della Consulta, sarà:
- di 750 euro netti per i pensionati con assegni da 1.700 euro lordi,
- di 450 euro netti per quelli da 2.200 euro lordi,
- di 278 euro netti per quelli da 2.700 euro lordi,
- mentre per le pensioni che superano i 3.000/3.200 euro lordi, quasi l’otto per cento dei pensionati, il presidente del governo non intende dare nulla, purtroppo in modo arbitrario e senza il consenso.
Ancora una volta il Governo Renzi, attraverso un decreto legge, ha voluto restituire solo una parte del blocco dell’indicizzazione per il biennio 2012/2013, ma non ha gradito rispettare né la Corte Costituzionale né il patto sancito tra l’ex lavoratore e lo Stato. Questo non è consono alle forme del rispetto della democrazia e della dignità dell’ex lavoratore. L’autoritarismo, lo sappiamo, com’è accaduto col Governo Monti, genera errori, discriminazioni e ingiustizie.
Si dimentica, a volte, che il rimborso degli assegni non è né un bonus né un regalo, ma è il rispetto del diritto costituzionale e di conseguenza, il blocco della perequazione è giudicato, secondo la Corte Costituzionale, illegittimo per il mancato rispetto del contratto delle parti .
Il sindacato invita inoltre, il Governo all’apertura di un tavolo di confronto nazionale su alcuni temi, ormai molto risaputi, ma non sempre ascoltati, non accolti o solo in parte. La Uil non vuole essere ripetitiva, ma chiede con forza al Governo e ai politici una Legge nazionale sulla non autosufficienza, la modifica della Legge Fornero e un sistema di rivalutazione delle pensioni all’inflazione più equo e che tenga conto dei consumi specifici dei pensionati, degli anziani e degli ammalati oncologici in particolare; i quali, quest’ultimi, necessitano di luoghi di cura d’avanguardia e qualità.
La contrattazione è la strada da preferire e da trovare elementi di convergenza sia per evitare la mobilitazione e l’azione di pressione sia per far cambiare i punti negativi del Governo Renzi, che sono difformi al recupero della fiducia e giustizia sociale, ulteriori presupposti essenziali per la ripresa economica, produttiva e occupazionale del nostro Paese.
Il segretario Tindaro Giunta