Richiesta prevenzione e screening

Vivere in una famiglia sana, specie durante le feste natalizie, riempie il cuore e la stessa vita intera. Se vi è, però,  un coniuge o un figlio o una mamma colpito/a da un male incurabile (e che, forse, ci lascerà a breve termine),  questo status crea in ciascuno di noi , ansia, tristezza, ma direi un vuoto interiore e un isolamento che è difficile poter definire. 

 

In questi ultimi mesi nel nostro territorio brindisino, ciò che si nota, è un aumento di mortalità, in particolare nelle fasce di età  tra i quaranta e i sessanta, ma anche in quelle più giovani, dovuto a malattie tumorali.

Gli oncologi autorevoli dicono che “se il male viene diagnosticato giusto in tempo, con le nuove terapie è possibile distruggerlo”. Tutelare il cittadino fragile è un nostro diritto e quindi è prioritario, ma ciò che si chiede alle Istituzioni , è nel perché non si riesca a “prendere coscienza”  di questa situazione e nel perché un progetto territoriale di prevenzione e di screening in comunione  “Sanità/Territorio”  non sia realizzabile?

 Credo che i sindaci delle nostre Municipalità territoriali possano e debbano cercare di programmare, insieme con l’Asl provinciale e territoriale,  un progetto di prevenzione almeno  per i soggetti più a rischio. Bisognerebbe cominciare con la raccolta e conoscenza dei dati di rilevazione sulla “Mortalità standardizzata per tutte le cause e in tutti i Comuni della Provincia”, aggiornata fino al 2013 “, in modo che conoscenza e informazione siano i pilastri del “sapere” la situazione territoriale.

Noi sappiamo che quando viene diagnosticata una malattia, il personale dell’Ospedale registra i dettagli più importanti del male. Tracce di queste informazioni si trovano nelle cartelle cliniche dei pazienti e nelle schede di morte, dati rilevanti che sono già in possesso negli Uffici Comunali  e nelle Asl del Territorio.

Queste acquisizioni, utilizzate nel modo più corretto e come tabulati “raccolta dati”, permettono di conoscere il disagio e di programmare un percorso per  studiare le cause di alcuni tumori più a rischio e di valutare se in uno specifico Comune l’impatto è dovuto a un fattore sociale o ambientale o a un virus inspiegabile al momento.  La risultante potrebbe essere d’impostare “ efficaci programmi di prevenzione e di screening di massa”  per giungere ad una diagnosi del tumore in quel Comune brindisino o Ambito, se l’impatto intacca un’area più vasta.

Le funzioni conoscitive per il nostro sindacato Uil pensionati, che ha finalità di essere a tutela delle famiglie e di ogni singolo cittadino malato e/o no, sono essenziali. Noi abbiamo appreso che il tumore è una massa di cellule, le quali hanno subito delle modificazioni, trasmissibili irreversibilmente alle cellule figlie, che hanno capacità genetica di replicarsi all’infinito. Gli studi più recenti permettono però, mediante diagnosi di cure che ripongono più speranze di vita, di difendersi dal tumore molto aggressivo e, a volte, anche di distruggere il male.

I vantaggi della rilevazione dati sono statisticamente efficaci nella conoscenza dell’impatto residenziale; ad esempio:  se il mesotelioma, causato dall’esposizione all’amianto  o i tassi di melanoma della pelle sono in aumento  oppure se la sopravvivenza nei bambini è migliorata o se i programmi di screening sono stati adeguati.

È opportuno, visto il tasso accentuato di mortalità, prevenirne il rischio investigando le differenze nell’incidenza e nella valutazione dell’effetto eventuale e cercando d’individuare le possibili incognite associate presumibilmente - ad esempio - alle linee energetiche, alle discariche, ai telefoni cellulari, alle industrie chimiche, meccaniche locali oppure ad altri elementi inquinanti dell’aria, dell’acqua o del suolo. 

Per la Uil pensionati territoriale di Brindisi è importante conoscere l’eventuale rischio di tumore che si ha nella propria zona di residenza, se vi è, se è elevato o se il vissuto familiare di quel comune o quartiere ha un rischio più ingente rispetto ad un altro di riferimento. 

È necessario per la Uil pensionati  impedire il male attraverso la prevenzione e il controllo delle malattie territoriali. Insieme è possibile salvare almeno una persona cara (coniuge, figlio/a, fratello,sorella ,mamma o papà) coniugando felicità, tutela e benessere.

Questa richiesta è rivolta ai nostri Sindaci e all’Asl provinciale. Essa vuole essere un’esortazione e un desiderio per il bene comune a “Fare qualcosa insieme” Cittadini/Sindaci e Asl e se è il caso anche di natura drastica. L’invito è indirizzato alle Istituzioni  verso la conoscenza della “Mortalità standardizzata per tutte le cause e in tutti i Comuni del territorio e verso un nuovo cammino di prevenzione aperto alla Buona Ricerca, alla Medicina nucleare e alla sperimentazione medico/scientifico che guarisce il male e forse incurabile.

Il grande rischio è, pensando al consumismo, di rimanere in attesa passiva  chiudendosi dentro la gabbia del “non fare”, senza dar luce al proprio dinamismo e al controllo della salute, la quale è interesse di tutti. Vi è, però, tanta gente umile e solidale, che con questo progetto di prevenzione potrebbe non  conoscere la sofferenza e  il dolore.

Bisogna ricordarsi, però che il tumore è anche quel male non solo del fisico  e del corpo, che ha il potere di togliere all’uomo, a breve o a medio termine, il desiderio inesauribile, senza repulsione e senza paura, di restare e godere la gioia di veder crescere i bambini e che lascia alla famiglia quella tristezza, parte essenziale di vita, di un amore vissuto  e che non potrà cancellarsi.

 

Il Segretario Provinciale UILP

Tindaro Giunta

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