Asl, Macchia (CGIL): “i dipendenti non siano capro espiatorio della cattiva gestione del sistema”

La ASL BR non ha il diritto di offendere i suoi dipendenti rilasciando interviste che nulla hanno a che vedere con quanto effettivamente accade presso il nosocomio brindisino.

 

Giorni fa le cronache si sono occupate di quanto accaduto nella UOC di Geriatria del PO Perrino ai danni di una degente lasciata – a dire del giornalista – senza lenzuola.

Nei giorni successivi presso la UOC richiamata accedevano i Nas, i quali rilevavano delle inadempienze e subito dopo il DG rilasciava un’intervista che la dice lunga su quanto questa persona sia distante dalla realtà stessa che dirige.

Il paziente effettivamente è rimasto senza le lenzuola il tempo necessario a reperirne alcune, atteso l’esaurimento delle stesse in reparto per una serie di motivazioni che non sono attribuibili al personale, ma al sistema che viene diretto con approssimazione.

Si consideri che a monte della carenza di lenzuola in reparto vi sono motivazioni ben più sostanziate.

I degenti registrati in reparto sono circa 33, a questi devono aggiungersi i pazienti extra locati, che pur non essendo contemplati nella dotazione di reparto, effettivamente ne usufruiscono.

Inoltre, si paventa un furto delle stesse, bene, non ci si deve meravigliare,visto che le cronache nei giorni scorsi hanno riportato eventi delittuosi ben più gravi in danno dei pazienti ( furti di oggetti personali).

Questo significa solo che tutta l’organizzazione del PO Perrino è fallimentare, dalla sicurezza, alla tutela della salute, alla tutela della dignità del paziente.

In ogni caso, ognuno reagisce alle vicende personali a suo modo, nel caso di specie, però, il DG rappresentava un Ente che è lo specchio della Sua Direzione, è quello che lui ha voluto che diventasse, quindi se si registrano inadempienze – ammesso che lo siano per le motivazioni che appresso si diranno – le stesse sono direttamente a lui ascrivibili.

Non è consono scaricare le responsabilità, un DG dovrebbe avere sempre l’umiltà di ammettere che quando accadono questi eventi, qualcosa nella macchina organizzativa – a partire dagli incarichi apicali a scendere – ha fallito.

Non è legittimo attribuire responsabilità al personale dipendente che quotidianamente è costretto ad operare in emergenza ed è l’unico che ha il contatto diretto con l’utenza, la quale solo allo stesso rivendica il proprio diritto all’assistenza.

A questo aggiungasi che è notoria la carenza di personale ausiliario, tant’è che già nella scorsa primavera la ASL BR è risultata soccombente proprio rispetto a delle rivendicazioni per demansionamento portate avanti da un infermiere di una UOC del PO Perrino.

E come lui ci sono centinaia di colleghi che presto chiederanno a gran voce al proprio datore di lavoro di poter operare in condizione strutturali e logistiche degne di una sanità del 2017!

In conclusione si tiene a rimarcare che i dipendenti, proprio a fronte delle ristrettezze economiche, logistiche e di personale in cui sono costretti ad operare, sono stoici nello svolgere la loro professione, contrariamente a quanto ha inteso affermare il DG e noi tutti siamo vicini a questi uomini ed a queste donne che, pur nel sacrificio affrontano con la massima professionalità quella che per loro è da sempre e soprattutto una missione.

Nei prossimi giorni, invece, rappresenteremo al Direttore Generale tutte le criticità in cui versa il sistema sanitario Provinciale, ad iniziare dalle lunghe liste d’attesa i cui effetti si riverberano sulle persone più fragili e soprattutto sui ceti meno abbienti.

Antonio Macchia

Segretario Generale CGIL

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