Uilp: Lavoro, Previdenza, Sanità e Famiglia.
La richiesta del sindacato, non più di un anno fa, era in un confronto tra le parti sociali e il Governo.
La discussione si è avviata nella presentazione, il 28 settembre 2016, di una Piattaforma unitaria in due fasi e con un’ipotesi di una terza fase, che avesse l’obiettivo di avere in futuro, una società democratica, giusta ed equa, aperta ai valori solidali fra le istituzioni e le imprese. Per la Uil pensionati la Democrazia è un valore, che s’identifica nel rispetto della dignità della persona e quindi è: ”Lavoro, Previdenza, Sanità e Famiglia”.
In essa la Uil pensionati di Brindisi confida la propria azione incisiva nel sostegno del presente e nel costruire il futuro al fine di contrastare nel territorio la povertà, la disoccupazione, l’inoccupazione e l’allontanamento dei giovani in cerca di lavoro e dei pensionati che, ormai soli, chiedono con forza di stare insieme al proprio figlio o ai propri figli nipoti.
La partita si gioca sia nel rilanciare lo sviluppo per il Paese sia, per i giovani, nella buona occupazione.
L’Italia, in valore assoluto, secondo il Centro Einaudi, spende 441,4 miliardi, il 29,9% del Pil, in pensione, sanità, assistenza sociale e concretamente, nel contrastare la politica economica della finanza e del rigore contabile, sconfiggendo l’intolleranza lavoro.
Le prime misure della fase 1 hanno valutato il malessere economico italiano e le risposte si sono rese concrete con la Legge di bilancio 2017. In essa si sono evidenziati il cumulo non oneroso dei contributi versati in più fondi previdenziali, il miglioramento della normativa sui lavori usuranti, l’eliminazione delle penalizzazioni per chi ha i requisiti per l’accesso alla pensione prima dei 62 anni di età, gli interventi nei confronti degli esodati e di “opzione donna”, l’incremento e l’estensione della quattordicesima per più di 3 milioni e mezzo di pensionati con le pensioni più basse, l’aumento della soglia di esecuzione fiscale a 8.125 euro per i redditi da pensione.
La successiva attivazione dell’Ape sociale e degli interventi per i lavoratori precoci, rappresenta un nuovo passo in avanti nella direzione indicata dal verbale sottoscritto.
Anche se i risultati finora acquisiti con l’applicazione della fase 1 e fase 2 nel cambiare le pensioni e dare lavoro ai giovani, lasciano irrisolte alcune criticità, ma aprono “una breccia nella rigidità della riforma Fornero”, che ha lasciato “lacrime e sangue”.
Si sono affrontate importanti sfide e la Uil, in particolare, è stata protagonista grazie alla determinazione e alla tenacia del saper essere riformista, nella tutela dei giovani, delle donne, delle categorie gravose, ai fini dell’accesso all’Ape sociale e al pensionamento anticipato per i lavoratori e le lavoratrici precoci (vedasi, operai braccianti, addetti alla pesca, siderurgici di prima e seconda fusione) e in ultimo la partecipazione delle parti sociali sull’individuazione di altri lavori gravosi e sulla separazione tra previdenza e assistenza anche ai fini di una corretta valutazione e comparazione dell’incidenza della spesa pensionistica a livello comunitario e internazionale.
Sulla Previdenza, secondo noi, vi sono troppi errori che si possono correggere, dovuti all’innescamento di varie distorsioni e iniquità e alle proliferazioni di numerosissimi fondi pensioni poco attraenti.
Infine sarebbe equo portare a 5 – 10 anni il requisito per fruire di una pensione statale “contributiva”, portata da 15 a 20 durante la crisi finanziaria del 1992.
In Puglia si registra nel 2017 una debole crescita dell’economia, però i numeri fanno registrare un recupero di soli 50 mila posti di lavoro sui 130 mila persi tra il 2015 e il 2016. A Brindisi, invece, uno su tre è senza lavoro, il 32 per cento della forza attiva.
Ora bisogna avviare la terza fase ed anche in questa è necessaria “mantenere unità d’azione”, perché “Uniti si vince, mentre disuniti, si lascia campo libero alle divergenze” . Per un sindacato come il nostro che ha fatto l’ultima intesa nel 2007 con il governo Prodi, è fondamentale per noi “continuare nell’intesa unitaria” e avviare per il prossimo anno “una grande vertenza per un fisco più equo e più leggero per lavoratori e pensionati”.
Il segretario Territoriale della Uil pensionati
Tindaro Giunta