Cisl: Mattarella, lettera di Annamaria Furlan agli iscritti. Anche Cgil e Uil hanno scritto al Presidente.
"Mobilitiamoci per il rispetto delle regole democratiche. La difesa della Carta Costituzionale è per noi un principio fondativo"
Quirinale Roma, 29 maggio 2018
Care amiche e cari amici,
ci sono momenti in cui il sindacato è chiamato ad una chiara assunzione di responsabilità per difendere i principi costitutivi della nostra Repubblica, fondata su un rapporto di giusto equilibrio tra gli Organi Costituzionali, il Parlamento, la politica, la società civile.
Di fronte all'attacco davvero inquietante, senza precedenti nella storia repubblicana, verso il ruolo di garanzia e le prerogative costituzionali esercitate dal Presidente della Repubblica a tutela delle istituzioni democratiche e della collocazione storicamente Europea del nostro paese, la Cisl non può rimanere immobile o silente, nel mentre vengono messi in discussione seriamente i pesi ed i contrappesi che regolano i rapporti tra i poteri costitutivi dello Stato. La difesa della Carta Costituzionale è un principio fondativo per la Cisl, è nel dna stesso di ogni cislino e cislina. Ogni qualvolta è stata messa in discussione l'unità del paese e la garanzia di una normale e corretta dialettica democratica, il sindacato, e la Cisl in particolare, sono stati sempre un baluardo, un argine forte contro ogni deriva antidemocratica, populistica, avventuristica.
I valori del lavoro, della giustizia sociale, della tolleranza, dell'accoglienza e del rispetto della persona sono principi indissolubili nella nostra Carta Costituzionale e della nostra democrazia. Essi costituiscono il perno, l'architrave su sui cui si regge la nostra convivenza civile e sociale. Ecco perché in queste ore così delicate e difficili per il paese, vogliamo lanciare un appello accorato a tutti i nostri iscritti, ai militanti, ai delegati ed ai dirigenti: dobbiamo mobilitarci per garantire il rispetto delle regole democratiche e rimettere al centro della dialettica politica le attese e gli interessi dei lavoratori, dei pensionati, dei giovani e dei disoccupati. Una Europa solidale e del lavoro, una politica di crescita basata su più investimenti pubblici e privati, un fisco più equo, il riequilibrio economico tra nord e sud, uno sviluppo industriale più rispettoso dell'ambiente, la lotta alla povertà, la sicurezza in tutti gli ambiti della vita civile e sociale: sono queste le grandi questioni aperte nel nostro paese che vanno affrontate con pragmatismo ed uno spirito costruttivo, valorizzando anche il contributo del sindacato e la partecipazione dei lavoratori. Non si possono mettere in discussione i valori, le garanzie di libertà ed i diritti inviolabili della nostra Carta Costituzionale per interessi di partito o personali.
Valuteremo con oculatezza nelle prossime ore insieme agli amici di Cgil e Uil quali iniziative sindacali intraprendere per ribadire la nostra vicinanza e solidarietà nei confronti del Presidente della Repubblica, a tutela del ruolo e della funzione istituzionale così importante che esso rappresenta per tutti gli italiani. Sarà una risposta chiara, pacifica, autonoma, come abbiamo sempre fatto nella nostra lunga storia, affinché nel paese si affermi una forte identità politica, sociale e culturale a difesa delle istituzioni democratiche e delle garanzie sancite nella nostra Carta Costituzionale.
Fraterni saluti
Annamaria Furlan
Unitariamente, Cgil Cisl Uil già ieri hanno scritto al Presidente della Repubblica Mattarella per manifestare tutta la loro stima ed il rispetto per le scelte effettuate. “Caro Presidente, - si legge nella lettera- desideriamo manifestarle la nostra viva preoccupazione per il perdurare di una crisi politica e istituzionale che ha pochi precedenti nella storia della nostra Repubblica. Intendiamo ribadire con forza il nostro impegno a difesa della Costituzione che fissa con chiarezza ruolo e prerogative del Presidente della Repubblica e delle Istituzioni democratiche”.
“Se è pienamente legittimo - prosegue la missiva - avere ed esprimere opinioni e valutazioni politiche differenti, va senza alcuna incertezza difeso e riaffermato il diritto e il dovere del Presidente della Repubblica di esercitare, in trasparenza ed autonomia, le proprie funzioni costituzionali”.
“Ci permettiamo, inoltre, - aggiungono i tre segretari - di sottolineare l’urgenza di decisioni rapide per l’economia e il lavoro. C’è un Paese reale che ancora soffre per le conseguenze della crisi economica degli ultimi dieci anni. Per questo pensiamo che le attese e gli interessi di lavoratori, pensionati, giovani e disoccupati debbano essere messe al primo posto nell’agenda istituzionale e politica del Paese”.
“Con rinnovato e deferente senso di stima e rispetto Le giunga, Signor Presidente, il nostro saluto e l’augurio sincero di buon lavoro”,