Uil: Immigrati, Sanità e welfare generativo
A volte cambia il vento, ma parafrasando il cambiamento che vogliamo, la realtà rimane statica se non peggiorativa.
L’ombra rimane senza dare accesso alla luce, ma a Muri e a chiusura di porti con “morti del mare blu” di Bambini innocenti, madri, giovani e adulti, vittime di essere nati in una collettività egoista e familista dove l’interesse del male ha la supremazia sul bene comune.
Il pensiero della Uil è quello di avere una società “essenza di maggiore solidarietà e sussidiarietà verso le fragilità e vivibilità e legalità verso tutti ripristinando la “Quiete dopo la tempesta”. Il nostro obiettivo vuole essere “foriero consapevole protagonista” di benessere in termini di stili di vita e di opportunità lavorative, di rispetto dei diritti alla salute, di sanità costruttiva, integrativa e qualitativa soprattutto sui servizi socio-assistenziali integrati.
Parafrasando un pensiero sull’impressione ”il bel colore dei mari” potrebbe essere nel rivedere gli Accordi di Dublino a superare le emergenze non “ alzando i Muri” o “chiudendo i porti” come vogliono Salvini e i suoi amici Orban e Kacznskj, ma ad essere protagonisti di una rappresentanza di una collettività ideale del Bel Paese europeista , non violento e che condanna il vissuto e la follia di un tempo che ancora brucia l’immagine solidale delle nostre anime.
Le priorità della Uil sono nell’ avere una “Città aperta e culturalmente progressista”, che biasima il “nulla” dell’assolutismo radicale della “Collettività Vuota”, non inclusiva e che emargina l’essere esistente e che le Istituzioni, garanti sociali, hanno da rispettare almeno la “dignità” di essere persona che ha “diritti” e “doveri”.
Sui temi della salute e del welfare la Stu Appia Antica della Uil pensionati e la Uil registrano crescenti criticità (si pensi alle liste d’attesa), che pregiudicano il diritto alle cure e l’accesso alle prestazioni sociali nel territorio brindisino, che una rete Ospedaliera ridotta ormai al minimo con tre presidi ospedalieri e una riconversione ospedaliera che non è stata contestuale alla chiusura degli ospedali e lasciando funzionare i Pta funzionare a fatica. Il declassamento dell’ospedale di Ostuni pone grossi problemi dopo il trasferimento di una unità all’Ospedale di Francavilla Fontana. Nei nostri incontri la Uil pensionati e la Uil denunciano continuamente le chiusure e le interdizioni alle richieste dei cittadini. La Uil e la Stu Appia Antica della Uil pensionati chiedono una soluzione tempestiva e condivisa, altrimenti si rischia di non ascoltare le ansie e le preoccupazione della gente. Eppure la nostra sanità ha un sistema moderno che si appoggia su tre Pilastri, com’è avvenuto in quello previdenziale, che si basa su: Sanità Pubblica, Sanità Collettiva e Sanità Individuale. Il rischio è che non venga ridistribuito l’organico idoneamente l’organico nel territorio per dare risposte alla domanda di salute e non rimanere sguarniti nei momenti degli incidentati e di reale bisogno in particolare dei Pronto Soccorsi o di richieste di ricovero.
Il rischio su una popolazione italiana anziana non autosufficiente pari a 6,3 milioni di persone (1,6 milione over 65 e 4,7 milioni con problemi di autonomia), è preoccupante per il nostro sistema di sanità pubblica basata sul principio del diritto universale per la salute, dell’uguaglianza e della solidarietà.
Le criticità sono soprattutto non solo per anziani e malati cronici, ma anche per i numerosi turisti e gli immigrati che saranno presenti in città.
La Uil dice
- No alle liste d’attesa infinite
- No al collasso delle nostre reti di contrasto alla fragilità
- l’introduzione del “super ticket”,
un balzello questo che sta portando tanti cittadini a rinunciare alle cure e ad un sistema sanitario e di welfare pubblico “Povero per i poveri”.
Difendiamo il diritto alle cure e alla salute del nostro territorio attraverso una sanità integrativa e non alla Chiusura degli Ospedali Pubblici che è avvenuto in questi anni.
Diamo sostegno alla famiglia che ha la rappresentanza primaria verso la disabilità, le cure dell’anziano, del parente malato d’Alzheimer, l’ attenzione verso il bambino Down e l’ammalato oncologico in casa. È necessario quindi, creare una rete strutturale“dando vita ad un nuovo welfare familiare.
Serve sussidiarietà facendo fronte alle esigenze sanitarie e farmaceutiche. La Uil è per un sistema sanitario pubblico nazionale (legge 833/1978) nel rispetto dell’articolo 32 della Costituzione, che recita “La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti”.
La riforma dei sistemi sanitari va interpretata alla luce degli scopi stessi della medicina, soprattutto in un contesto di forte innovazione tecnologica a sostegno dei meccanismi di diagnosi e di cura.
Le sfide sono nel sostenere oggi l’equilibrio “accomodante” tra libertà individuale e costi sociali.
A questo problema si associa (direttamente quello dei Lea (Livelli Essenziali di Assistenza),
Il tema si concentra, quindi, sul piano della’accesso alle cure per la popolazione in condizione di “povertà sanitaria” . Si tratta di una popolazione che nello schema della sanità universalistica dovrebbe risultare coperta in ogni bisogno. Secondo l’esigenza non può essere rinviabile. Sussidiarietà e buone pratiche chiedono la creazione di sistemi integrati tra politiche pubbliche e welfare socio-assistenziali integrato.
Brindisi è la terza città d’Italia per povertà, subito dopo Vibo Valentia e Reggio Calabria. Questo emerge dal rapporto 2017 City, che ha misurato la sofferenza economica delle famiglie, popolazione a rischio di povertà, disagio abitativo e sfratti, qualità dei principali servizi di cura e dell' emigrazione ospedaliera.
Il sindacato è per la tutela e la salvaguardia in difesa del cittadino attraverso un welfare generativo a difesa della persona povera e fragile che ha bisogno di un sostegno economico e del diritto alle cure.
Il segretario Uil Il segretario della Struttura Territoriale Appia Antica
Tonino Licchello Tindaro Giunta