Mesagne ed il ciclismo (di Giuseppe Giordano)
L'articolo è stato pubblicato su "Memorie" di Luglio-Agosto 2020.
Non ci sono mai state associazioni sportive di ciclismo agonistico, nella nostra città, al massimo abbiamo avuto, come negli ultimi tempi, gruppi di appassionati riuniti in sodalizi del tipo Ciclo-amici che si incontrano la domenica per pedalare. E neanche la Provincia di Brindisi ha registrato società che hanno destato interesse nel settore agonistico; negli anni ’50 sono segnalate la Ciclistica Giannotti di Ostuni, la Ciclistica Vinci di Fasano e dal 1957 la Ciclistica Fausto Coppi di Brindisi, fondata da Romeo Tepore, storica e stimata figura del ciclismo pugliese.
Anche le gare ciclistiche locali sono state molto scarne; nel 1951 si ricorda la Conca d’oro, organizzata dal Cral Locale di Latiano che prevedeva un circuito che con partenza Latiano si snodava «attraverso le belle campagne di Mesagne, Brindisi, San Vito dei Normanni, San Michele Salentino, Ceglie, Francavilla, Oria, Latiano», una gara che fu disputata per otto anni di seguito senza grosso successo e con scarsa partecipazione di pubblico.
C’è da dire, comunque che, al contrario, nelle poche occasioni in cui la città è stata coinvolta per il passaggio del Giro d’Italia e del Giro di Puglia c’è stato sempre grande entusiasmo.
Nel 1971 si è avuto il primo appuntamento con il Giro d’Italia che, nella prima tappa, partiva da Brindisi, per terminare a Bari; il percorso prevedeva il passaggio da Mesagne e fu solo una circostanza per ammirare il folklore che la carovana portava con sé perché Mesagne era posta nella tappa come prima città di passaggio alle 12,30; passaggio del plotone tutto compatto e macchine al seguito con i direttori sportivi oltre a quelle che distribuivano pubblicità con volantini e gadget di ogni genere.
Più interessante il coinvolgimento con il giro di Puglia che cominciò la sua storia nel 1972, nella prima consigliatura della Regione Puglia (1970-1975). Il primo passaggio del Giro di Puglia per le strade di Mesagne fu nel 1973. La carovana proveniva da Brindisi diretta a San Vito dei Normanni. Assessore allo sport era Antonio Nitti e le frequentazioni della dirigenza della Libertas con Vincenzo Palma Assessore regionale allo sport per il primo quinquennio della Regione Puglia avevano permesso di contrarre una solida amicizia con Franco Mealli[1] che era l’organizzatore materiale della manifestazione pugliese. Fu così che si riuscì, per quella edizione, ad avere una deviazione di percorso ciclistico Brindisi, Mesagne, San Vito dei Normanni che allungava la tappa Lecce-Trani.
Nel 1974 il giro di Puglia passo nuovamente da Mesagne proveniente da Brindisi e direzione Latiano nella tappa Monteroni-Ostuni di 210 Km. In quella circostanza si riuscì ad organizzare un traguardo volante con un premio di 50 mila lire che fu posto su via Brindisi all’altezza della stazione di benzina “Esso” con la giuria posta nello slargo di Via Federico II Svevo. Non ricordo, comunque, che fu il vincitore di quella volata che cominciò all’altezza dell’allora “Ristorante Appia” gestito dalla famiglia Ostuni. Sulle pareti della via di Brindisi furono attaccati molti manifesti con i vari W Gimondi, W Bitossi ma uno in particolare fu di gradimento di Franco Mealli, quello con sopra scritto W Lanzafame, in classifica sempre fra gli ultimi, semplice gregario della squadra Dreher Forte che aveva come direttore sportivo Luciano Pezzi.
Questo particolare fu ricordato quando nel 1975 Antonio Nitti ufficialmente come Assessore allo sport del Comune di Mesagne, con una delegazione, fu convocato presso il Palazzo della Regione (Via Capruzzi) per ricevere la comunicazione che Mesagne sarebbe stata sede di arrivo della prima tappa Taranto Mesagne[2] del 4° giro di Puglia. Ovviamente una tale designazione aveva un entroterra politico. Vincenzo Palma si ripresentava nelle file della Dc per le consultazioni regionali del 1975 e Nitti con la Libertas rappresentavano, all’epoca, un buon serbatoio di voti.
La tappa si svolse il 15 aprile 1975 fu vinta da Franco Bitossi, che regolò in volata Ercole Gualazzini della Brooklyn e Francesco Moser della Filotex. Speaker della gara era Proserpio, vallette Elena Termite ed Ester D’Adorante[3] e per la Rai, telecronaca in diretta, era presente come cronista Adriano De Zan[4]. Dopo la corsa tutta la carovana si trasferì ad Ostuni, città di partenza della tappa successiva, che aveva una ricezione alberghiera idonea. Alcuni giorni dopo ci fu un serrato dibattito fra le Amministrazioni municipali di Mesagne ed Ostuni perché l’arrivo della tappa praticamente fu a costo zero per Mesagne; non ci fu nessuno dell’organizzazione del Giro di Puglia che dormì o consumò pasti in nome o per conto dell’Amministrazione comunale. La città di Ostuni pretendeva la compartecipazione delle spese almeno al 50% per aver usufruito, Mesagne, dell’arrivo di tappa. Il tutto fu risolto da Vincenzo Palma e in una riunione chiarificatrice anticipò che Ostuni, per altro la sua città natale, doveva essere arrivo del mondiale di ciclismo del 1976.
Il ciclismo ha fatto la sua apparizione in Mesagne in altre due circostanze il 27 aprile 1984, tredicesima edizione del Giro di Puglia per la tappa Manfredonia-Ostuni con i corridori che prevenienti da Sanvito si diressero verso Sandonaci e il 21 aprile 1990 per la quarta tappa del diciannovesimo ed ultimo giro di Puglia, questa volta provenienza Sandonaci con percorso piazza Garibaldi, Via Federico II Svevo, Via Brindisi, Piazza Vittorio Emanuele II, Via Ten. Roberto Antonucci direzione San Vito dei Normanni. In quella circostanza in Piazza Vittorio Emanuele II (Porta Grande) fu istituito il rifornimento fisso per i corridori.
Giuseppe Giordano
La foto, molte volte usata in Internet,fu scattata da Nando Fasano) ed è conservata nell'Archivio privato della Famiglia Fasano.
[1] Presidente del Velo Club Forze sportive romane lo chiamavano il Torriani del Centro-sud aveva organizzato le gare Tirreno-Adriatico, Giro di Puglia, Giro del Lazio, Giro dell’Etna, Trofeo Pantalica.
[2] La tappa prevedeva il passaggio da Taranto, S. Giorgio Jonico, Monteparano, Fragagnano, Sava, Manduria, Guagnano, Campi, Novoli, Carmiano, Arnesano, Lecce, Trepuzzi, Squinzano, Cellino, San Pietro V.co, Brindisi, san Vito, San Michele, Ceglie, Francavilla, Latiano, Mesagne.
[3] Il giro d’Italia torna a Mesagne di Mauro Poci n. 11/2019. Nel 1975 Assessore allo Sport era Antonio Nitti e non Fulvio De Luca che rivestì tale carica dal 1 ottobre 1983.
[4] Ad Adriano De Zan il Circolo dell’Amicizia in serata donò una medaglia ricordo.