Flavia Pennetta saluta i tifosi con una lettera pubblicata sul suo sito.

Mi ci sono voluti una paio di giorni per cercare di definire come mi sento...

In verità ho sempre pensato che il giorno della mia ultima partita mi sarei sentita triste e malinconica, invece come spesso succede quando idealizzi qualcosa mi sbagliavo.

Mi sbagliavo perché mi sento bene, serena, come dico spesso io "mi sento normale" e penso di aver capito il perché: volete saperlo?? Perché per me questo non è un addio: il tennis è stato il mio primo grande amore e anche se non sarò più in campo a lottare per una partita o per un risultato non cambia il fatto che non ci lasceremo mai. Sono passati 18 anni dalla mia partenza da Brindisi, ero una bimba di 15 anni che rincorreva il suo sogno.

Una mia cara amica mi ha mandato un sms ieri che credo sia la descrizione perfetta di quello che ero e quello che oggi, a 33 anni, sono diventata:

"Tu sei stata la ragazzina sfrontata e coraggiosa al limite dell'incoscienza che ho conosciuto più di 15 anni fa. E ora una donna. Forte. Intensa. E sempre coraggiosa. Continua a fare sogni meravigliosi. E realizzali tutti..."

Grazie a questo sport ho avuto la fortuna di girare il mondo, conoscere persone meravigliose che sono diventate un punto fermo nella mia vita.

Un grazie speciale va al mio allenatore storico Gabi, un padre, un amico, un maestro del tennis e ancora di più della vita.

A Salva, che mi ha dato la forza di andare avanti nei momenti bui e che ha sempre creduto in me sin dal primo giorno, un amico, un confidente, un compagno di viaggio unico.

A Max, il mio pelato preferito: ci siamo conosciuti nel 2007 e da quel momento non ci siamo mai più lasciati. Non solo un grandissimo fisioterapista ma un grande uomo che mi ha aiutato a crescere e ad avere fiducia in me stessa tra lacrime e sorrisi, sempre presente e positivo.

A Sergi, per la pazienza che ha avuto in questi 2 anni, per avermi sopportato tutti i giorni che abbiamo lavorato a migliorare e continuare a crescere anche quando pensavo che più di tanto non potevo fare... beh Sergi grazie a te sono diventata ancora più forte, potente, resistente.

A Sebas, che mi ha aiutato nella preparazione fisica e con le sue parole dolci e tranquille mi ha trasmesso molta serenità.

A Ivan, il mio “psicoccolo”: ci siamo conosciuti per caso ma i tuoi abbracci e i nostri pomeriggi passati con una caffè a parlare sono stati di grande aiuto per imparare a conoscermi e accettarmi anche con i miei difetti. Sono i nostri difetti a renderci speciali!!!

Grazie a Gisella, Francesca, Sara, Roberta, Came per avermi regalato momenti indimenticabili. Siamo state prima avversarie e poi colleghe per poi diventare amiche, unite dall' amore per questo sport. Questi anni senza di voi non sarebbero stati la stessa cosa, siete state la mia famiglia lontano dalla mia famiglia e per questo non vi ringrazierò mai abbastanza.

Grazie a Fabio per essere al mio fianco, per farmi sentire amata ogni giorno, per avermi dato quella serenità che mi ha permesso di fare cose grandi, per accettarmi per quella che sono, per essere il mio migliore amico e il mio confidente: sei stata la scoperta più bella e dolce di questi anni!

E un GRAZIE speciale alla mia famiglia che fin da piccola mi ha permesso di intraprendere questo cammino e seguire i miei sogni.

Grazie a tutti voi che in questi anni avete tifato per me, avete pianto e gioito e mi avete fatto sentire speciale. I vostri messaggi in questi giorni sono stati bellissimi, mi avete commossa...ragazzi questo non è un addio ma un nuovo inizio.

Sognate in grande, sorridete sempre e credete in voi stessi ...tutto può diventare realtà ❤.

P.S RAGAZZI MA HO VINTO UNO SLAM???? Verooooooooo??? Pensavo fosse un sogno

Besos y soles a tutti

Flavia

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