Contro il Trani per il terzo risultato utile consecutivo. Quella volta che in serie D Felicani firmò la rimonta (di Giovanni Galeone)
L’occasione è propizia perché per la prima volta arrivi il terzo risultato utile consecutivo.
Dopo il prezioso pareggio di Grottaglie e la vittoria interna con il Castellaneta, il Mesagne è chiamato ad un risultato positivo contro il più quotato Trani, squadra di medio alta classifica, così da consolidare una classifica sempre corta. Mancheranno Morleo per squalifica e probabilmente Di Cesaria per infortunio, l’importante è che la squadra abbia ritrovato dopo un periodo di appannamento la giusta condizione per reggere il confronto anche con compagini di maggiore spessore tecnico. Nell’andata, a Trani il Mesagne perse, ma non sfigurò. Si preannuncia una partita interessante.
Il Trani calcio ha una storia prestigiosa, molti campionati di serieC e C2, moltissimi di serie D/interregionale, ma soprattutto nel ‘64 e nel ‘65 2 campionati in serie B. Nell’ultimo decennio la squadra barese ha navigato tra Promozione, Eccellenza e qualche campionato di serie D, nel 2013 dopo il fallimento della Fortis Trani ha acquisito il titolo del Terlizzi in Eccellenza e poi è divenuta Vigor Trani. Il Mesagne ha incontrato il Trani 3 volte in serie D (’69-’70-’71), 1 volta nell’equivalente Interregionale (‘85), per 2 anni (sempre negli anni ’80) pur essendo entrambe le squadre in Interregionale hanno militato in gironi diversi. Il bilancio negli incontri interni è di 2 vittorie del Mesagne, 1 pareggio e 1 sconfitta. Ricordiamo il primo incontro in serie D, il 6 aprile ’69, giorno di Pasqua, il campionato riposava per riprendere la domenica successiva, ma il Trani aveva chiesto l’anticipo della gara ed il Mesagne aveva accettato. Il Mesagne al primo anno in serie D, dopo la partenza sfavillante era calato e scivolato in classifica, il Trani invece era al terzo posto e puntava alla vittoria per avvicinarsi alla capolista Pro Vasto che poi vincerà il campionato. La partita fu combattuta, alla fine del primo tempo in un’azione d’attacco del Trani 2 giocatori erano rimasti a terra, forse si era sentito un fischio, sta di fatto che il portiere Sani (ottimo portiere, qualche domenica dopo con la squadra a corto di giocatori giocherà all’ala sinistra contro il Manfredonia) pensando come un po’ tutti che il gioco fosse fermo, aveva depositato il pallone a terra e si era avvicinato ai giocatori accasciati, lesto il centravanti tranese Ciabattari era andato sul pallone spingendolo in rete a porta vuota (qualcosa di simile al gol di Greco contro l’Altamura qualche mese fa), l’arbitro incredibilmente convalidò il goal. Le proteste di giocatori e pubblico furono veementi, uno spettatore entrò in campo e per fortuna fu fermato. Forse la rabbia per l’episodio, forse la carica che Onofrio Fusco trasmise nell’intervallo, nel secondo tempo il Mesagne scese in campo risoluto e arrembante e la rimonta fu servita ad un pubblico entusiasta, dapprima con la rete del tarantino Busco e poi con Felicani che con un tiro ad effetto, leggermente deviato dal tranese Spocchi, fissò il risultato sul 2 a 1.
Questo episodio ci permettere di ricordare Emanuele Felicani (Felix per gli amici), bolognese del ‘38, che giunse a Mesagne nel ’67 quando aveva 29 anni e si fermò per 6 stagioni concludendo da noi la sua carriera. Felicani aveva alle spalle un importante passato tra i professionisti, cresciuto nella Mirandolese (serie D emiliana), nel ’59-60 era andato al Messina in serie B, 5 presenze e 1 goal, quindi al Chieti, Siena, Crotone (dove giocherà col portiere Chirico che ritroverà a Mesagne), Benevento, poi 2 anni a Maglie in serie D, da cui il Mesagne lo prelevò e giocò il vittorioso campionato di 1° categoria, i 3 anni di serie D, ancora la 1° categoria e dopo la mancata iscrizione del Mesagne al campionato ’72-73 tirò gli ultimi calci nella Combi Mesagne in 3° categoria. Felicani era un’ala di notevole efficacia, molto forte sulla fascia, inviava svariati cross a centro area che poi il centravanti Capilungo finalizzava, ma era anche un discreto realizzatore, molto forte di testa e con un buon tiro. A Trapani di Felicani si ricordano ancora, nel ’61 all’ultima partita Chieti-Trapani un goal di Felicani fece perdere campionato e serie B alla squadra siciliana; sempre nello stesso anno nella gara Reggina-Chieti, dalla Gazzetta del Mezzogiorno è riportato che in una fase concitata di gioco Felicani tirò un calcio a un giocatore della Reggina, l’episodio provocò un’invasione di campo, oltre una ventina di tifosi reggini entrarono in campo inseguendo Felicani mentre i giocatori del Chieti scappavano negli spogliatoi. Felicani, attardato e impaurito, decise allora di gettarsi tra le braccia dei dirigenti della Reggina, l’intervento delle forze dell’ordine scongiurò il peggio e poi la partita riprese. Felicani si integrò bene nella nostra città, con la moglie presero una casa in centro in via Roberto Antonucci, diventò amico di molti mesagnesi con i quali discuteva di calcio con la sua caratteristica cadenza emiliana, divenne infermiere nel nostro ospedale, poi a metà anni ’70 partì, qualche volta è ritornato, ma attualmente non si hanno più sue notizie.
Il tabellino della partita del ’67 fu il seguente: Mesagne – Trani 2-1
Mesagne: Sani, Taurino, Agrosì, Perrucci, Rongone, Lombardi, Lopez, Mallardi, Busco, De Pascale, Felicani.
Trani: Paticchio, Pignataro, Galvanin, Tominovi, Crivellenti, Spocchi, Schipa, Dal Pont, Ciabattari, Savelli, Taluzzi. Arbitro: Lanzetti di Viterbo. Reti: 44’ p.t. Ciabattari (T), 8’ s.t. Busco, 32’ s.t. Spocchi (aut). Spettatori 2500.
Giovanni Galeone