Ciullo: “comportamenti deleteri hanno distrutto cordata e amicizie nella New Basket.
Quache ora fa è stato postato su Facebook un comunicato di Sergio Ciullo, uno storico socio della New Basket. Lo riportiamo integralmente per cercare di capire cosa sia successo all'interno del sodalizio e cosa ha determinato le dimissioni di Massimo Ferrarese.
Mi vedo costretto ad intervenire sulla vicenda dell’annuncio di Massimo Ferrarese perché penso sia giusto che, davanti a tante parole e illazioni di pura fantasia, sia ascoltata la verità dei fatti dalla viva voce di chi li ha vissuti.
Tutti sanno che, dopo i grandi risultati ottenuti da Ferrarese in perfetta solitudine, uno dei principali punti di forza della recente ascesa del basket brindisino è stata la presenza di una moltitudine di persone nella compagine sociale da lui voluta. Siamo arrivati ad essere 13, con i principali soci che avevano un partecipazione massima del 9,5%. Poi, con il passare del tempo, siamo diventati sempre di meno.
In più occasioni, dopo aver raccolto gli sfoghi di chi aveva deciso di abbandonare la squadra, Massimo ha posto il problema ed ha invitato a cambiare gli atteggiamenti che avevano infastidito molti di noi e causato diversi disimpegni.
Ciò nonostante abbiamo sempre deciso di mantenere gli impegni e, per amore del basket e per rispetto dei nostri tifosi e della nostra città, si è giunti ad incrementare la partecipazione fino al 12% ma Massimo, nonostante avesse già riconfermato la volontà di mantenere quella percentuale, ha continuato ad avvertire che se non fosse cambiato qualcosa all’esterno ed all’interno saremmo rimasti in quattro gatti.
Infatti, alla fine siamo rimasti quattro amici al bar e nell’ultimo incontro alla presenza dei soci e del Collegio Sindacale, davanti alla considerazione che si stava per rompere definitivamente un gran bel giocattolo, che aveva funzionato alla perfezione, invece di riflettere sui cambiamenti di condotta che avrebbero portato a recuperare quella condivisione che aveva portato tanti risultati, si è preteso che tutti ci assumessimo le responsabilità conseguenti ai danni prodotti da certe condotte, chiedendoci di aumentare noi la percentuale di partecipazione.
Dunque, una serie di comportamenti assolutamente deleteri per il concetto stesso di cordata e di amicizia alla base del successo di questi anni.
Massimo aveva visto giusto: la lenta deriva verso un atteggiamento prevaricatore ed egocentrico, alla fine, ha stancato anche lui portandolo ad una decisione, sicuramente dolorosa, ma a questo punto assolutamente inevitabile.
Spero con questa mio intervento di mettere la parola fine alle tante chiacchiere ed alle tante voci indiscriminate ascoltate e lette in questi giorni e che, da subito, si torni invece a parlare soltanto di ciò che tutti noi amiamo: il basket.
Sergio Ciullo