Calcio: 54 anni fa una storica promozione in serie D

Chi c’era rivive, chi non c’era sa.

 

Sono passati 54 anni da quell’indimenticabile domenica di Giugno, quando il Mesagne di Onofrio Fusco, vincendo per 2-1 nel Comunale di Squinzano invaso da oltre duemila mesagnesi, approdava per la prima volta nella sua storia in serie D, la quarta serie nazionale (dopo la serie A, B, e C) e categoria di semiprofessionisti.

Dopo quasi quaranta anni dalla nascita dell’A.S. Mesagne, e dopo averla sfiorata e desiderata varie volte, finalmente il Mesagne approdava in serie D nazionale. Fu un campionato entusiasmante fino all’ultimo secondo, un campionato iniziato alla grande e concluso in modo trionfale, uno di quei tornei da ricordare con orgoglio, ricco di colpi di scena e deciso da un mesagnese purosangue che non si voleva arrendere al destino che vedeva la sua squadra pareggiare a pochi minuti dalla fine. Il Mesagne vinse a pochi secondi dal termine ed evitò gli spareggi contro le corazzate Manduria e Galatina, società che avevano investito risorse finanziarie non indifferenti per il salto di categoria. Molte volte più dei soldi, della tecnica e dei nomi possono la volontà, lo slancio e il cuore. Il Mesagne la spuntò perché giocò con passione e ci fu una sinergia tra dirigenti, giocatori, tifosi e città. Era un calcio che apparteneva alla gente, quando una maglia faceva piangere di gioia e dolore, quando sulle maglie dietro le spalle era scritto un numero che si imprimeva nella mente degli appassionati, e non il nome di un giocatore che è più un attore che atleta. Fu una intensa storia umana e calcistica. Un calcio genuino, lontano da interessi economici e mediatici giocato e sudato in campi in terra battuta sempre pieni di passione. Il Mesagne con la V fu un simbolo, rappresentò un momento di aggregazione degli animi e delle coscienze. La memoria di quella squadra è rimasta viva, anzi si è rafforzata nel tempo. Fu la vittoria di tutti. Ci davano dei drogati, l’unico doping era il cuore ebbero a dichiarare alcuni giocatori mesagnesi che giocavano in quella squadra. Era un calcio di altri tempi, quello vero. Un calcio fatto di valori e uomini veri. E’ bene tramandare ai più giovani  che prima di loro ci sono stati atleti che hanno giocato con il cuore e con passione, difendendo i colori della propria città. Facendo vivere emozioni indimenticabili.

15° Giornata (2-6-68): Squinzano – MESAGNE 1-2  (Mallardi; De Giorgi; Potì)

SQUINZANO: Capeto, Paticchio, Spanu, Molendini, Martina, Petrachi, Serio, D’Elia, Gallo, De Giorgi, Parato.

MESAGNE: Chirico, Agrosì, Lagioia, Perrucci, Potì, Pison, Molinari, Mallardi, Capilungo, Distante, Felicani.  Arbitro: Papponetti di L’Aquila   Spettatori: 2.000 con larghissima rappresentanza di tifosi del Mesagne

Per offrirti il miglior servizio possibile questo sito utilizza cookies. Continuando la navigazione acconsenti al loro impiego in conformità della nostra Cookie Policy.