Calcio: ultima di andata con la Vigor Trani con il ricordo di Onofrio (G.Galeone) Fusco
Con le partite di domenica prossima metà campionato sarà stato già giocato.
Tra meno di 4 mesi (ultima partita il 7 aprile) il torneo sarà finito, una galoppata intensa che porterà ai verdetti finali. Dopo la doppia trasferta in cui il Mesagne ha raccolto meno di quanto meritasse (1 solo punto e molti rimpianti) arriva un doppio turno interno, la Vigor Trani e a seguire la Molfetta Sportiva. Se la Federazione optasse per la ripetizione della partita con il San Severo, il Mesagne avrebbe tre gare interne che capitalizzate al meglio e cioè con tre vittorie cambierebbero completamente il quadro attuale. Potrebbe essere quindi una fase importante del campionato. In settimana è ritornato alla corte dei gialloblu il difensore Boulam, giocatore di sicura affidabilità, ben sistemata la difesa, resta da puntellare l’attacco. Domenica prossima arriva la Vigor Trani, squadra di metà classifica che ha la migliore difesa del torneo (10 reti subìte) mentre il Mesagne ha il peggior attacco (8 reti), sarà l’occasione per ribaltare questi verdetti parziali? Lo speriamo.
Il Mesagne ha incontrato il Trani in passato 4 volte in Serie D/Interregionale e 1 volta (3 anni fa) in Eccellenza, il bilancio è di 2 vittore, 2 pareggi, 1 sconfitta, la società barese ha navigato tra serie D e C vissuto un momento d’oro a inizio degli anni ’60 arrivando in serie B, da qualche anno si dibatte in Eccellenza.
Tra i giocatori che hanno militato nelle due squadre vanno ricordati il portiere Angelo Paticchio, scomparso qualche anno fa, si mise in evidenza da giovane nel Mesagne ad inizio anni ’60, i migliori anni li trascorse proprio a Trani dal ’67 al ’73 parando anche in serie C, altri giocatori che hanno vestito le due maglie, il centrocampista Moscatelli che fu preso in prestito a seguito dell’infortunio di Masino Distante nel girone di andata del campionato ’67-68 che vincemmo con la conquista della serie D, poi i difensori Mastronardi, Brescia, Amato. Tra gli allenatori lo stesso Paticchio che salvò il Trani in Interregionale nell’85-85 e allenatore del Mesagne in più occasioni, poi Rodolfo Conte, brindisino che dopo aver allenato il Mesagne vinse il campionato di Interregionale con il Trani allenandolo anche in C2, infine non possiamo non ricordare forse il più famoso tra gli allenatori che hanno allenato entrambe le formazioni, Onofrio Fusco, leggenda del calcio barese. Nativo del ’18, cresciuto nel Bari, giocò da mediano-difensore 8 stagioni a cavallo della guerra, di cui 7 in serie A; non molto dotato tecnicamente, aveva però un temperamento e una fisicità eccezionali che gli consentiva di reggere il confronto con elementi di maggiore caratura tecnica, nel dopoguerra passò alla Roma, poi all’Atalanta, poi Avellino, Molfetta, Corato e Mesagne dove chiuse la carriera nel ’53-54 in Promozione. Diventò allenatore della squadra giovanile del Bari che nel ’57 porta al 4° posto nelle finali nazionali, anche come allenatore trasmette il suo temperamento nei giocatori e riesce a dare alle sue squadre una forte carica. Allenò il Bari in serie A per qualche partita e per 2 stagioni in serie B conquistando una difficile salvezza, nel ’66-67 guidò il Galatina in serie D, città dove aveva fatto il militare, nello spareggio per la salvezza con il San Crispino perse alla monetina, il Galatina retrocedette in 1° categoria, l’anno dopo sarà l’agguerrito avversario del Mesagne allenato proprio da Onofrio Fusco che vincerà il campionato. A Mesagne arriva infatti nell’autunno del ’67 sostituendo il dimissionario Pirami, la squadra naviga nelle prime posizioni, ma non riesce ad avere lo spunto decisivo, Manduria, Galatina, San Pietro Vernotico sembrano concorrenti più forti, ma è nel finale di campionato che il Mesagne ha un ritorno di fiamma e piazza una serie di vittorie che lo porta al primo posto nella penultima giornata, primo posto poi difeso con l’indimenticabile vittoria a Squinzano. L’anno dopo allena il Mesagne in serie D, all’inizio in testa al campionato per diverse giornate, poi il calo, comunque conquista la salvezza. Allenerà poi il Bitonto, il Trani, il Genzano e altre squadre. Onofrio Fusco è stato un grande educatore di giovani e un tecnico molto amato e popolare, a Mesagne ha lasciato un ottimo ricordo. Morirà a Bari nel 1994 a seguito di uno scippo, gli è stata intitolata una delle salite dello Stadio San Nicola di Bari.
Giovanni Galeone
14 dicembre 2019