Volley: Iole Carbone un ritorno importante:
E' tempo di iniziare a presentare i volti nuovi della Mesagne Volley per la stagione 2018-19 e non potevamo non cominciare questa carrellata con un graditissimo ritorno, quello di Iole Carbone.
Centrale, classe ‘93 di San Vito dei Normanni, Iole è una vecchia conoscenza del Palasport di via Udine, avendo fatto parte del roster mesagnese nella stagione 2010-11, appena diciassettenne, nel campionato regionale di serie C.
Carbone viene da una stagione di ottimo livello a Maglie in B1 vissuta da titolare, oltre ad annoverare presenze nel San Vito di A2 e numerose esperienze tra B1 e B2 a San Vito, Aprilia, Potenza ed ancora Maglie. Mesagne, dunque, si assicura una centrale giovane ma con l’esperienza necessaria per fronteggiare un campionato impegnativo come quello alle porte.
- Bentornata a Mesagne. Possiamo parlare di un ritorno a casa?
Ritorno dove tutto è iniziato. Esattamente avevo 17 anni ed ho esordito nel campionato di serie C da centrale, ruolo dal quale non mi sono più discostata. Sono molto contenta di tornare a Mesagne, quell'anno cambiai ruolo solo a metà stagione, quindi per me è come se avessi lasciato in sospeso qualcosa.
- In cosa ti senti cresciuta e cambiata rispetto a qualche anno fa?
Sicuramente ho più esperienza e caratterialmente sono molto cresciuta, ma si può sempre migliorare e non vedo l'ora di iniziare. Otto anni sono tanti, ho cambiato molte squadre e molti allenatori, ed ognuno di loro mi ha lasciato qualcosa. Anche tecnicamente sono maturata, ma spero di continuare il mio percorso di crescita, anche perché con coach Giunta avrò la possibilità di fare il salto di qualità.
- Quali sono i tuoi progetti per la stagione alle porte?
Mi voglio divertire. Conosco l'ambiente e so che ci sono tutti i presupposti per stare bene e, di conseguenza, fare bene. A Mesagne si sta bene da sempre: conosco l'ambiente, lo staff e molte delle mie compagne. Abbiamo tutte le carte in regola per divertirci e fare bene. Io, sinceramente, non vedo l'ora di tornare in palestra.
Mauro Poci