Matarrelli ed il "sogno lucido" di Tolleranza zero.
Qualcuno li ha chiamati “venti di guerra”, altri sono propensi a definire il tutto una resa dei conti. Rimane il fatto che Mesagne, al momento c’è una sinistra dilaniata, con interessi politici tra i più disparati che spingono opposte fazioni ad esseri “fratelli” con coltelli alla mano.
Cercando di capire come stanno le cose appare abbastanza chiaro che la questione più importante si riferisce all’Amministrazione comunale ed alla Giunta Scoditti. Eletta, questa, quattro anni fa perché non vi erano altre prospettive per evitare a sinistra “il fuoco amico” che avevano falciato Faggiano e Molfetta, con una destra allo sfascio per le numerose defezioni nella coalizione Incalza, il sindaco Scoditti fu eletto a primo scrutinio, facendo ben sperare in un futuro diverso e di riscatto della città.
Add a commentLa questione della casa della cultura (Tolleranza zero).
La questione della casa della cultura, presentata come sogno che si avvera dal Sindaco Scoditti, ha bisogno solo di un commento che si può prendere in prestito dalle tradizioni popolari: Sindaco non da’ retta a suenni!
La proposta, infatti merita considerazione esclusivamente per rigettarla e per allontanarla da una effettiva realizzazione per il fatto che, ancora una volta, si guarda più a fatiscenti progetti che non a incardinare un processo culturale di lunga durata in grado di trasformare la nostra realtà contingente.
A guardar bene non ricordo da molti anni Sindaci con qualche libro in mano. Generalmente fra le stanze del Palazzo si incontrano politici che leggono La Gazzetta del Mezzogiorno e/o Quotidiano magari per verificare se è apparso il proprio nome.
Add a commentScrutatori ossia populismo di bassa lega (Tolleranza zero).
Così tra comunicati stampa, perbenismo e populismo di bassa lega si è conclusa la vicenda delle nomine degli scrutatori. Sì proprio così: un populismo di bassa lega che allontana sempre di più la gente dalla politica e da una classe dirigente dei partiti che cerca credibilità con argomenti legati più al bisogno del "disperato" che alla effettiva esigenza della realtà.
E quanto accaduto nel passato per Mesagne non ha storia ed anche il ricordo è stato rimosso. Nominare gli scrutatori non significa nominare il quondam munito di semplice certificato di disoccupazione. Essere in un seggio elettorale significa addossarsi delle responsabilità non generiche ma abbastanza complesse.
Add a commentTolleranza zero: elenco scrutatori ossia … nel mondo della burla.
Generalmente si vuole eccellere. L'importanza personale sovrasta qualsiasi attività umana. Ed il giornalismo, anche quello minore, accusa questo difetto. Ma andiamo per ordine.
Da molto tempo ci sono testate che cercano di evitare lavoro copiando alcuni articoli, anziché chiederli come comunicati stampa ai diretti interessati. Il copia-incolla è più semplice e si ripara al cosiddetto “buco giornalistico”, ossia la mancanza di notizia al tempo giusto, oppure la rimodernatura di un qualcosa detta, con altre parole, da altre testate.
Molti anni fa, quando qualcuno cercò di entrare nella carta stampata come “operatore della notizia” si accorse che qualche altro collega, invece di consultare una semplice grammatica italiana od un manuale di giornalismo (allora c'era una scuola superiore ad Urbino diretta dal compianto Pallotta), andava a copiare saltuariamente quella che era la produzione originale dello scrivente, ma addirittura venivano copiate alcune tavole che potevano erano confezionate con poco dispendio di tempo.
Add a commentE Sel domani ... e sottolineo Sel!
Un tempo i partiti politici erano non solo il luogo dell'idem sentire et volle ma anche una concreta possibilità di incontrare persone che riuscivano ad analizzare, al meglio, la situazione politico amministrativa e quanto accadeva a Roma.
Il più delle volte erano tentativi, mere ipotesi, supposizioni sulla base di notizie che provenivano da più parti ed attraverso i riscontri i comportamenti dei responsabili politici si riusciva ad intuire quello che poteva essere l'immediato futuro.
Ora è tutto affidato al web, e chi non smanetta in Internet, soprattutto nei social network, rimane tagliato fuori e totalmente ignorante rispetto agli avvenimenti politici.
Add a commentSakineh … chi?
Parlare di populismo diffuso ormai è un luogo comune. Molte volte occorre soffermarsi su alcune cose che veramente fanno indignare perché appare il vero volto dei gruppi, delle persone, dei partiti politici che speculano su fatti di particolare importanza solo per dire di essere presenti o che comunque operano per il bene collettivo (sic!). Ho atteso per vedere se qualcosa si muovesse nella nostra Mesagne ma dopo una diecina di giorni mi sembra che sia opportuno ricordare …..
Add a commentLa questione del venditore ambulante. Tolleranza zero dice la sua!
Ho seguito con molto interesse la polemica per il “Paninaro” di Piazza Vittorio Emanuele (al secolo Porta Grande) e ritengo che la questione sia degenerata in modo insulso! Ricordando qualcosa dobbiamo dire che l'Amministrazione comunale ha deciso di riqualificare l'area di Piazza Vittorio Emanuele ed ha fatto un progetto. Come sia stato fatto tale progetto non interessa, alcuni danno per certo che sia stato fatto “in fretta e furia”, altre “alla sinfasò”. Comunque sia, è stato elaborato un progetto e noi lo diciamo con l'Amministrazione che è stato fatto secondo i dettami, le procedure e quanto necessario proprio per un progetto! Resta il fatto però, ed è innegabile che se ti rechi in quella Piazza, magari ti siedi a bere un caffè da Pignatelli (il bar dell'angolo di Via Ten. Ugo Granafei) ti accorgi che qualcosa non va!
Add a commentTassa di soggiorno ... subito!
La soddisfazione del Sindaco sui flussi turistici sancisce chiaramente come debba cambiare l'atteggiamento verso il turismo e se vogliamo nella gestione del bilancio e nella individuazione di nuovi portatori di interessi che nel bilancio sociale vengono chiamati stakeholder Quando è stata presentata la nuova Giunta municipale poco più di un mese fa, ci fu qualcuno che comunicò qualcosa che riguardava i flussi turistici. Infatti si parlò di presenze turistiche che superavano, in Mesagne, le 30 mila unità all'anno. Ed una tale notizia fu riportata anche nella riunione convocata dal Sindaco con l'allora Assessore al Bilancio. Qualcuno le considerò fanfaronate, ora è dimostrato che tutto era agganciato alla realtà delle cose.La questione dei flussi turistici è strettamente legata con la tassa di soggiorno (Dl 23/2011) che tutte le amministrazioni comunali del Nord (ovviamente qualificate turistiche) hanno applicato secondo propri regolamenti e da poco tempo, in modo timido anche nel meridione. In Puglia sono 18 le amministrazioni che hanno applicato provvedimenti in tal senso.
Add a commentMenenio Agrippa e ..... l'Aventino locale!
A Roma, nel periodo repubblicano, i plebei decisero di dimostrare ai patrizi di non essere una massa di inutili bocche da sfamare come venivano considerati, e guidati da Menenio Agrippa lasciarono la città e si ritirarono su uno dei suoi sette colli, l'Aventino. L'assenza della forza lavorativa costituita dalla plebe fu presto evidente, e i patrizi vennero a più miti consigli. In epoca più recente, con “ritiro sull'Aventino” si indicò la secessione dei parlamentari che si opponevano al fascismo, e che nel 1924, dopo l'assassinio di Giacomo Matteotti, si astennero dalla vita politica e in particolare dai lavori del Parlamento. (Fonte rete)
Qualche settimana fa, prima delle comunicazioni del Sindaco riguardanti la nomina della nuova Giunta Municipale, su una testata locale è apparsa la notizia dell'iniziativa presa da un consigliere Pd, il quale dopo aver tentato, purtroppo inutilmente, di avere notizie sul bilancio comunale ha scelto di salire sul Monte Aventino così come fecero i plebei romani unitamente a Menenio Agrippa ed a non votare di conseguenza lo strumento economico a base dell'attività amministrativa.
Add a commentLa crisi amministrativa: ... Bello ballar ...
Bello ballar quando fortuna sona! Era il motto di casa di due sorelle rimaste sole, anzianotte e povere, (in un racconto forse di Massimo Bontempelli) dopo una vita di ostentata ricchezza. Ma con il tempo che corre in Mesagne “Bello ballar …” in un tempo non molto lontano potrebbe diventare il motto di due fratelli (anche se non consanguinei). Una tale immagine è venuta alla mente, in questi ultimi giorni, alla luce degli avvenimenti politici, ma soprattutto di alcuni rimbrotti, di alcuni scambi di vedute “pepate” se non al “vetriolo”, apparsi su social-network, ovviamente tutto in modo molto diplomatico con un savoir fare prettamente politico.
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