Buon anno ... vecchio (di Carmelo Molfetta).
La sua discesa in campo venne annunciata al suono di fanfare e con grandi aspettative.
Non quella del ex Cavaliere, ma quella del 2014, l’anno che sta per scorrere salutandoci amaramente.
In realtà più che di fanfare annunciatrici si trattò di un vero e proprio sciame sismico di natura politica.
All’apparenza smottamenti considerati normali in ambito politico, fu regolarmente sottovalutato, lo sciame, il quale, invece, si è manifestato in tutta la sua gravità man mano che si insediava sul trono del tempo corrente: l’anno domini 2014.
E così con le primarie dell’otto dicembre 2013, il cui risultato venne ribadito durante l’assemblea del PD il successivo 15 dicembre, Renzi si insedia alla segreteria del Partito Democratico, a tutto oggi, in verità, l’unica aggregazione politica con un minimo di conformazione partitica.
Il 4 dicembre 2013 la Corte Costituzionale con una nota di comunicazione anticipa la decisione della sentenza n. 1 del prossimo 2014 che sancirà la dichiarazione di incostituzionalità della vigente, ancora oggi, legge elettorale denominata porcellum. Se c’è spazio vedremo cosa è residuato di quella legge e se da solo quel residuato potrebbe garantire nuove elezioni.
Add a commentIl ritorno ti Cocu ti la chiazza: Ti la Maculata la prima pittulata.
Carissimo ddirittori,
mo ave assai ca notti posso scrivere. L’atra sera nci siamo ccuntrati alla prisintazzioni del libbro di comparama Manuveli Castrignanò, ca prima era sindacalista e mo faci li puisii e mi hai titto: “Ue Cò! Aveassai ca no mmi scrivi nienzi. No uè ffaci nu bellu librru cu mei?” Iu aggiu rituto, ma mo ca nci sta penzu, ci ssignuria tieni li sordi, nnu bellu “Libbru ti Cocu” lo potiamo fare.
Mo lassimi sciri, però, “ca lu vilenu mò mi strafoca”, tici Pernia a “Pernieccola”. Ca iu moni no’ ti sta scrivu pillu libbru, ma cu ti contu cce mmè successu osci a menzatìa, ca eti la Mmaculata.
Tu sai ca a Misciagni (e fori ti Misciagni) si mangiunu li pettuli. Nonnama li facia, mama li facia e puru moglierima li faci, assulu, cu lu bbaccalai, cu l’aulia, cu lli cchiapparini, comu vuei…
Add a commentIl figlio di topa (di Carmelo Molfetta).
C’era una volta il figlio di una “zoccola”.
Per evitare fraintendimenti mettiamola così: c’era una volta un figlio di “topa”.
Ho capito: lasciamo stare le origini.
C’era una volta un topino; quello con i baffi sul musetto alla francese e le orecchie a sventola. Si guardava allo specchio, vanesio ed orgoglioso e vedeva la sua lussureggiante, lunga ed irta coda.
Con fare dubbioso ed interrogativo guardava la madre la quale, invece, la coda l’aveva mozza.
Curioso e bramoso di sapere, come tutti i piccoli, le chiese: come mai la tua, di coda, non è lunga e rigogliosa come la mia?
Vuol forse dire che non sono figlio tuo?
Add a commentLa specificità "Mesagne". Vince Emiliano-Matarrelli (di Giuseppe Florio).
A spoglio consumato – manca poco all'una – il bilancio da fare è psicanalitico, prima che politico. La giornata è stata lunga e faticosa per tutti i presenti, oltre 2mila e 100 elettori – il dato di gran lunga più alto nel brindisino - hanno votato per le primarie del centrosinistra. E' euforico Toni Matarrelli nei fitti confabulari con il suo entourage, Gino Vizzino si muove pimpante da una parte all'altra dell'auditorium insieme ai suoi, dispensa battute al fulmicotone Maurizio Piro.
Il presidente del seggio Mario Ignone è austero fino all'ultimo, come impone il ruolo, Ninni Mingolla una maschera di cera, i LabDem Mino Carriero e Annamaria Scalera si affannano ad argomentare che «il risultato è condiviso», perfino i ragazzi di “Mesagne cambia verso” sembrano non trovare una scusa per accennare ad un sorriso.
Il segretario politico democratico Francesco Rogoli, cupo, accenna a scherzare ma solo per dichiarare che non rilascerà dichiarazioni «nemmeno sotto tortura», Mariella Vinci non è proprio di scena, Maria de Guido, costretta dal caso ad ammonticchiare le schede dell'odiatissimo Michele Emiliano, è stravolta.
Add a commentLa “faida” fra le sinistre mesagnesi. Primo Round: Le Primarie Regionali.
Era in letargo il nostro collaboratore Primula Blu. E' stato sufficiente il movimento delle primarie del centrosinistra per riscaldare la sua mano. Pubblichiamo volentieri il suo contributo.
In un panorama politico locale che si appresta ad immergersi nella campagna elettorale per le prossime amministrative, in cui vi è al momento una sola proposta di candidatura a Sindaco, quella di Pompeo Molfetta, portabandiera di una coalizione ancora in via di definizione sia negli uomini che nel programma, fra una opposizione che stenta a capitalizzare il dignitoso lavoro svolto in questi anni di controllo e contrasto all’amministrazione Scoditti, divisa fra chi vorrebbe un radicale rinnovamento nella classe dirigente, privilegiando il merito, e chi invece reclama leadership vantando crediti politici oggi non più esigibili, si inserisce la “faida fratricida” dei centrosinistra mesagnesi.
Primo terreno di scontro le primarie regionali. La competizione di ieri, ha rappresentano, infatti, il primo appuntamento della lunga resa dei conti fra le fazioni in campo. Luogo delle fredda contesa l’Auditorium del castello normanno-svevo.
Add a commentLa politica è cambiata ed i cittadini da protagonisti ora sono solo spettatori delusi (di Giuseppe Florio).
A distanza di quasi 10 anni si parla ancora di lui come dell'«assessorissimo». All'epoca accese i mille fuochi dello spettacolo per tutta la città, in estate come in inverno, ed infiammò un territorio intero: Mesagne era tornata, se non «caput mundi», almeno il centro della provincia.
Oggi Maurizio Piro, formidabile protagonista di quella fase, non è cambiato poi molto, se non per il colore dei capelli che, da rosso che era, ha assunto i timbri di un mogano sospetto: ma ha sempre la «verve» di un giovanotto e l'entusiasmo di chi ci mette il cuore, anche quando parla di politica nell'epoca di una politica stucchevole.
In quali condizioni è la città a differenza dell'epoca Sconosciuto?
«E' cambiato il rapporto con la città, e quindi il ruolo dei cittadini: da protagonisti assoluti, orgogliosi partecipanti alla vita sociale della città, a delusi spettatori di un mesto atto che si chiude tra fischi generali. Qualcuno oggi quei fischi pensa, per comodità, di distribuirli a tutti ma, a mio modo di vedere, non è assolutamente così».
Add a commentSotto l'albero di Natale un sopravanzo di oltre un milione (di Giuseppe Florio).
E' come se un padre di famiglia un po' in disgrazia avesse trovato un portafogli zeppo di banconote per strada e, invece di spendere il denaro per ripianare le difficoltà, avesse deciso di conservarlo per il futuro dei figli.
E' stato un atto di responsabilità e – è davvero, una volta tanto, il caso di dirlo – di generosità quello deciso dalla giunta comunale e ratificato (all'unanimità!) dal consiglio di venerdì sera, appositamente convocato per il tradizionale assestamento di bilancio di fine novembre con nuove entrate da registrare e spese impreviste da coprire, tra cui il maggior costo dello smaltimento rifiuti.
Giovedì sera, l'inattesa sorpresa: è il responsabile dei servizi finanziari del Comune a farsene relatore al sindaco Scoditti ed al vice sindaco Giancarlo Canuto.
Add a commentLa Didonfrancesco? Sì, ma c'é pure un'altra pista (di Giuseppe Florio).
Per sedare le turbolenze in seno a Forza Italia, interviene il coordinatore provinciale Luigi Vitali. All'indomani della divulgazione di una nota firmata da un comitato a sostegno della candidatura a sindaco della consigliera comunale Sabrina Didonfrancesco, scrive: «Mi fa piacere leggere di iniziative popolari spontanee a favore della candidatura a sindaco dell'amica Didonfrancesco per il Comune di Mesagne.
La nostra consigliera è, infatti, da tempo, il nostro punto di riferimento politico in quell'importante centro. Sta di fatto, però, che il partito, compresa la Didonfrancesco, sta cercando di comporre la più ampia coalizione di moderati alternativi alla sinistra anche a costo di individuare un diverso e più condiviso candidato sindaco; e non è detto che non ci si riesca.
È evidente che, ove tale progetto non dovesse realizzarsi per altrui impedimenti, Forza Italia ripartirà a Mesagne proprio da Sabrina Didonfrancesco».
Add a comment"Campagna amica", una petizione per organizzarla in Piazza Commestibili (di Giuseppe Florio).
Un lungo elenco di firme per sollecitare l'amministrazione comunale ad organizzare il mercato “Campagna Amica” in piazza Commestibili. Sono stati i commercianti e gli artigiani allocati nel centro storico a presentare la petizione indirizzata al sindaco Franco Scoditti e all'assessore alle Attività produttive Giorgio la Sala.
«Con la presente», scrivono, «i firmatari della seguente richiesta, che operano tutti nelle vie adiacenti a Piazza commestibili e comunque nelle immediate vicinanze, chiedono che in quella piazza – in un giorno della settimana da concordare – si possa svolgere il mercatino “Campagna Amica”.
Tale possibilità rappresenterebbe un segnale di attenzione rispetto ad un futuro degno utilizzo della piazza, rispetto al quale più volte si è detto della possibilità di continuare ad ospitare iniziative commerciali coerenti con la storia di questo spazio.
Add a commentForza Italia: turbolenze in vista per la candidatura di Didonfrancesco.
Sia Sabrina Didonfrancesco la candidata sindaco: è questa la presa di posizione del neonato comitato civico a sostegno della consigliera comunale di Forza Italia.
Il gruppo costituente, gemmato dal partito berlusconiano, ha come coordinatrice l'architetto Claudia De Bonis; tra i membri, Angelica Falcone, Francesco Carparelli, Mattia Carriero, Luana Venerito, Vita Ferrara, Raffaele Lamarmora. Scrivono costoro in una nota: «Abbiamo la fierezza e la certezza di poter affermare che si è costituito il comitato civico a sostegno della candidatura a Sindaco di Sabrina Di Donfrancesco.
Questo comitato composto da cittadini di tutte le fasce sociali nasce perché siamo disgustati da tutto quello che nelle ultime settimane accade nell’ambito dei partiti e in special modo delle liste civiche: primarie sì, primarie no, tira e molla, salti della quaglia, deliri di onnipotenza, etc. Vi sarebbe molto da discutere, ma crediamo che in questo momento non avrebbe alcuna utilità.
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