Calabrese di ProgettiAmo Mesagne: "Pronti al confronto con chi vuole discontinuità" (di Giuseppe Florio).
Un temperamento pacato e, nel privato, sornione e giocoso; un sincero attaccamento ai valori essenziali dell'umanesimo; profonde convinzioni ispirate al cattolicesimo democratico; moglie deliziosa e tre bambini bellissimi: se a Mesagne il centrodestra avesse confini e spessore saldi, Antonio Calabrese, Tonino per tutti, 46enne funzionario del Ministero della Difesa in servizio presso la Marina, avrebbe i tratti distintivi migliori per essere il candidato sindaco.
Puntiglioso, pignolo fino all'esasperazione (particolarmente del presidente del Consiglio comunale Fernando Orsini), Calabrese – dapprima segretario di NIP e poi presidente del Movimento Civico ProgettiAmo Mesagne – ha condotto, in triangolazione con due ossi duri del calibro di Domenico Magrì e Raffaele Depunzio, una opposizione tenace e (quasi) sempre rispettosa al governo Scoditti, rappresentando un dato di novità nel panorama politico.
Add a commentNel PD il vecchio gruppo dirigente va rottamato, spazio ai giovani (di Giuseppe Florio).
Inforca un bel paio di Lemtosh con lenti appena rosate, ma non riesce a nascondere il piglio: che è quello di chi vuole voltare pagina ad ogni costo. Nel senso, radicale, della rottamazione della vecchia classe dirigente e del proiettarsi, con temi e iniziativa politica, «nel 2020», come spiega in un rigido pomeriggio falciato da Gonzalo.
Mino Carriero, membro della segreteria regionale del Partito Democratico pugliese, tra i responsabili nazionali di LabDem, area riformista del PD ispirata dal presidente del gruppo parlamentare del PSE Gianni Pittella, non le manda certo a dire. Ce n'è per tutti in questa intervista che verte sulla sua verace passione, la politica intesa come partecipazione alla vita pubblica.
Add a commentNel Pd, una strategia con distinguo: Mingolla ed Indolfi ipotetici candidati (di Giuseppe Florio).
Fantapolitica, allo stato dei fatti. Chiacchiere da corridoio che prendono forma nelle speculazioni giornalistiche e non si sa se accumuleranno, via via, sostanza. Però se ne parla. Si alimenta il ragionamento di una parte del gruppo dirigente PD dissenziente rispetto all'ipotesi di investire il medico Francesco “Ninni” Mingolla della candidatura a sindaco.
Le scorse settimane avevano affrescato un partito fondamentalmente compatto, che aveva anzi ritrovato coesione e spirito di iniziativa anche per la potenziale aggressione («Opa ostile», l'aveva definita l'onorevole Cosimo Faggiano durante un direttivo) del deputato Toni Matarrelli, mossosi all'attacco con l'autocandidatura di Pompeo Molfetta e con l'ingombrante sostegno alle primarie regionali per Michele Emiliano.
Add a commentNel centrosinistra si infiamma il totonomine (di Giuseppe Florio).
Tutto tace ma nessuno tace. Il dibattito in seno a quello che fu e che non si sa se sarà ancora il centrosinistra sembra languire, almeno sul piano dei confronti ufficiali. Le schermaglie, però, non sembrano affievolirsi, affidate all'iniziativa di singoli o gruppi ed a mezzi fino a poco tempo addietro insoliti come Facebook.
Pompeo Molfetta, autocandidatosi a concorrere allo scranno più alto di Palazzo dei celestini, rifiuta l'ipotesi di partecipare alle primarie? Il deputato Toni Matarrelli gli dà man forte, argomentando che, dopo anni di mancato avvicendamento con candidati del medesimo segno (PDS, poi DS ed infine PD), spetterà ad altri?
La segreteria democratica ignora le provocazioni ed attende di imbastire, presumibilmente prima di consumare l'appuntamento con le primarie regionali del 30 novembre, una serie di confronti bilaterali con le forze politiche tradizionalmente appartenute al centrosinistra e con movimenti civici ed associazioni.
Add a commentFinanziamenti per le strade rurali: ma la città è disseminata di buche (di Giuseppe Florio).
Evviva! Dopo essere stata accusata – dalle opposizioni, ma anche dal fuoco amico – di non aver saputo ottenere finanziamenti o di averli perduti, l'amministrazione Scoditti se ne è aggiudicata finalmente uno di 650mila euro per la sistemazione di strade rurali esterne al centro abitato.
Si tratta di fondi messi a disposizione dalla Regione nell’ambito del FEASR 2007-2013, misura denominata “Miglioramento delle infrastrutture connesse allo sviluppo e all’adeguamento dell’agricoltura e della silvicoltura”. Le strade interessate dall'investimento, che fungono da collegamento tra arterie comunali e provinciali prevalentemente al servizio di attività agricole, sono le strade n. 25 e n. 26 chiamate “Quercia” e “Ospedale” (per l’esistenza di omonime masserie), collegate tra loro e con la provinciale Mesagne-San Pietro. La terza è la n. 12, la cosiddetta “Paolini”, già oggetto di un primo intervento da parte dell’amministrazione e che collega la città con la provinciale Mesagne –Tuturano.
Add a commentRedditi e curricula sul sito del Comune (di Giuseppe Florio).
E' dello scorso 10 ottobre la sollecitazione mossa dal segretario generale del Comune di Mesagne Mauro Tamburrano al sindaco, agli assessori comunali ed ai consiglieri comunali, avente per oggetto la trasparenza della situazione patrimoniale dei titolari di incarichi politici. In soldoni: l'adempimento all'obbligo previsto dalla legge per i titolari di incarichi politici ed elettivi di rendere pubblici i propri curriculum vitae, le dichiarazioni dei redditi e le situazioni patrimoniali. Entro il prossimo 31 ottobre i destinatari della missiva dovranno comunicare i documenti richiesti all'ufficio Servizio Affari Generali ed Istituzionali, rischiando altrimenti sanzioni pecuniarie tra i 500 euro ed i 10mila.
In realtà si tratta di un aggiornamento. Sul sito istituzionale del Comune sono stati già pubblicati i dati relativi al 2013, pur se annidati nel labirinto delle diverse sezioni. Per coloro che fossero interessati, una volta raggiunto l'indirizzo del sito (www.comune.mesagne.br.it), occorrerà cliccare in alto sulla voce “Amministrazione trasparente); aperta la nuova schermata, sulla colonna di sinistra si dovrà selezionare all'interno di una lunga serie di voci il menu a tendina “Organizzazione” e poi scegliere “Organi di indirizzo politico-amministrativo”. Così si dischiuderà la pagina relativa ai dati sensibili di amministratori e consiglieri comunali.
Add a commentE' coraggioso Alessandro Denitto, ex segretario del Partito Democratico: le primarie sono inutili!
E' coraggioso Alessandro Denitto, ex segretario del Partito Democratico ed ex consigliere comunale nella presente consiliatura. Nel mezzo di un dibattito pubblico già acceso, e che prefigura una campagna elettorale da muro contro muro, Denitto decide di dire la sua, prendendo posizione in modo articolato ed originale, nel senso che non uno non se lo aspetta.
«Il centrosinistra comincia a muovere i primi passi in vista delle elezioni anche se è evidente che non saranno mesi semplici», esordisce con la pacatezza che gli viene riconosciuta. «L'autocandidatura di Pompeo Molfetta è sicuramente scevra dalle solite ipocrisie che ritroviamo nella politica e la dimostrazione sta nel fatto che tanti soggetti hanno accolto con favore la mossa del capogruppo di SEL e sono pronti a spendersi per la sua figura. Ma sono molto preoccupato dalla mancanza di una linea chiara e di un progetto che coinvolga la città nella stesura di un programma per i prossimi anni.
Add a commentIl Pd ritrova l'orgoglio con Vendola e Stefàno (Giuseppe Florio).
Beh, c'è poco da girarci intorno: con Nichi Vendola e Dario Stefàno il Partito Democratico mesagnese ha consumato la sua fiera giornata dell'orgoglio, bagnando nel fiume dell'oblio i tanti anni trascorsi ad animosamente battagliare contro il leader con l'orecchino.
All'iniziativa promossa a sostegno delle primarie regionali per il senatore Dario Stefàno dal comitato “Caro Dario”, c'è la gran parte dell'apparato democratico, ci sono vecchi e giovani dirigenti, i consiglieri comunali, gli assessori, il sindaco ed il presidente del consiglio comunale, sono arrivati molti militanti ed elettori. Insieme a loro, diversi maggiorenti convenuti dai paesi limitrofi, una manciata di sellini locali, il consigliere regionale Giovanni Brigante e l'ex Enzo Cappellini, in predicato per una nuova candidatura.
La serata è riuscita, lo rivela il colpo d'occhio – auditorium del castello Normanno Svevo affollato in ogni ordine di posto – ma lo raccontano anche l'entusiasmo della platea, la partecipazione emotiva, la voglia di sentirsi un corpo solo, anzi di tornare a considerarsi una monade invincibile.
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